L’Arcipelago Toscano, navigare tra natura e mare
ISOLA DEL GIGLIO: TRA SABBIA E ROCCE
L’Isola del Giglio è per estensione la seconda isola dell’Arcipelago Toscano. Lungo i suoi 28 km di costa, offre numerose baie e calette con acque limpide e incontaminate.
DOVE FARE IL BAGNO
Che preferiate la sabbia soffice o lo scoglio selvaggio, all’Isola del Giglio avrete comunque l’imbarazzo della scelta. Per fare il bagno vi consigliamo Cala Arenella, Cala dello Smeraldo, Cala delle Cannelle e Cala delle Caldane, lungo la costa orientale. Superata Punta di Capel Rosso, risaliamo lungo il versante occidentale e troviamo Cala del Corvo, accessibile solo via mare, con la sua grotta suggestiva. Proseguendo, possiamo fare il bagno a Cala dell’Allume, Cala del Pertuso, Cala Pozzarelli e Punta Faraglione, tutte raggiungibili solo a piedi o in barca.
- Cala Arenella: dare fondo in 7 metri d’acqua su sabbia, proprio di fronte alla spiaggia attrezzata.
- Cala delle Cannelle: ancorare in 7-10 metri d’acqua su sabbia.
- Cala delle Caldane: portarsi vicini alla costa (i fondali digradano rapidamente) e dare fondo in 6-8 metri su sabbia e alghe. L’ancoraggio alternativo è al largo dalla costa, verso Cala Torricella, in 7-10 metri d’acqua su sabbia.
- Cala del Corvo: dare fondo in 7-12 metri d’acqua su sabbia. Buono il ridosso dai venti da est.
- Cala dell’Allume: facciamo attenzione agli scogli disseminati lungo la costa, poi ancoriamo qui, approfittando di un discreto ridosso dai venti da nord, in 7-10 metri d’acqua su sabbia.
ESCURSIONI CONSIGLIATE
Tra colori, grotte e anfratti, l’Isola del Giglio è una meta da non perdere per gli amanti della subacquea: i fondali – ricchi di posidonia, gorgonie e spugne – sono popolati da tantissime specie di pesci, come lecce, ricciole, barracuda e tonni. Non mancano crostacei, cernie e murene.
Una delle mete più gettonate dai sub è la Secca dei Pignocchi, nella Baia del Campese, insieme a Secca Zampa di Gatto, non lontano da Cala delle Caldane. Particolare Cala dell’Allume, dove a 40 metri di profondità è stata collocata una statua della Vergine Maria.
Per chi non rinuncia alla terraferma anche durante una gita in barca, è raccomandato il percorso che parte da Giglio Castello e arriva a Punta di Capel Rosso: la vista del faro, della scogliera e del mare vi ripagherà della fatica.
DOVE ORMEGGIARE
L’isola non è molto grande: possiamo esplorarla in giornata senza la necessità di ormeggiare in porto. A ogni modo Giglio Porto, situato lungo la costa orientale, è l’unica struttura dell’isola e d’estate può essere piuttosto affollata.
Dispone di 196 posti barca fino a 20 metri in banchina, su pontili galleggianti e campi boe, di cui 20 riservati al transito.
Canale VHF: 14 e 16.
Altri ancoraggi si trovano a Cala Cannelle e Cala dell’Allume, protette dalla tramontana, mentre in caso di scirocco sono raccomandati Giglio Campese e Cala dell’Arenella.
A COSA FARE ATTENZIONE
L’Isola del Giglio appartiene al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, tuttavia – proprio come all’Isola d’Elba – ancora non è stata istituita un’Area Marina Protetta. Se ormeggiate a Giglio Porto, ricordate che per i primi 400 metri dall’imboccatura del porto sono proibiti la pesca, la balneazione e l’ancoraggio.