L’Arcipelago Toscano, navigare tra natura e mare
ISOLA D’ELBA: NATURA INCONTAMINATA E MARE CRISTALLINO
L’Isola d’Elba è la più grande dell’Arcipelago Toscano e con il suo patrimonio, storico e naturalistico, è un’ambita meta di vacanza. Dopo la meravigliosa Capraia, è questa la nostra destinazione.
DOVE FARE IL BAGNO VERSANTE NORD
Sant’Andrea
Avvistiamo terra e subito siamo avvolti dal profumo della macchia mediterranea. Si susseguono calette e scorci mozzafiato. La spiaggia è sabbiosa, posta al riparo dai venti da sud. Gli amanti dello snorkeling apprezzeranno una sosta qui, per ammirare la flora e la fauna marina tra gli scogli che affiorano dalla superficie. Raggiungiamo a nuoto la Grotta del Papa, che ci stupisce con i suoi meravigliosi colori. Qui possiamo usufruire del campo boe estivo, che conta solo 30 posti, o in alternativa ancorare all’esterno della baia, in 7-10 metri d’acqua su sabbia.
Procchio
Da Sant’Andrea ci muoviamo verso Procchio, lungo la costa nord-ovest dell’Isola d’Elba. Nel tragitto notiamo l’isolotto di Paolina, lo scoglio preferito dalla sorella di Napoleone. All’arrivo ci attende un’acqua limpida, verde smeraldo. Qui i bambini fanno il bagno a riva, perché il fondale digrada dolcemente verso il largo. La spiaggia, di sabbia dorata finissima, è tra le più ampie e attrezzate dell’isola. Proprio per questo facciamo attenzione ad ancorare a distanza dall’area di balneazione. Diamo fondo in 4-7 metri d’acqua su sabbia.
Biodola
Ci rimettiamo in viaggio verso il golfo della Biodola, uno dei più affascinanti dell’Isola d’Elba. La rotta è breve. Gli amanti del trekking possono scegliere di percorrere il Sentiero della Salute (2.8 km): indicato anche per i più piccoli, ha poche pendenze ed è quasi sempre ombreggiato. La Biodola si trova in un vero e proprio anfiteatro naturale: il mare, con i suoi colori – dal blu cobalto al verde smeraldo – è il palcoscenico su cui affacciano le colline, ricoperte di macchia mediterranea. A separarli solo una lingua di sabbia soffice, che si estende per circa 600 metri. Anche qui, per la presenza di bagnanti e di una serie di boe, occorrerà ancorare lontano dalla spiaggia, in 5-7 metri d’acqua su sabbia.
Capo Enfola
Proseguiamo lungo la costa nord e raggiungiamo Capo Enfola, che ci regala un paesaggio unico: un sottile istmo di terra collega il monte Enfola al resto dell’isola, dando vita a due spiagge, una opposta all’altra. La spiaggia rivolta a nord è adibita al rimessaggio delle barche dei pescatori; più indicata per il turismo è la spiaggia del Viticcio, sul versante sud. Qui c’è un piccolo molo, ma l’attracco è consentito solo per le manovre di imbarco e sbarco. Rimaniamo quindi in rada nel golfo di Viticcio, riparato a est da Capo Enfola e diamo fondo di fronte all’abitato in 4- 7 metri d’acqua su sabbia. L’alternativa è calare l’ancora nella parte nord del golfo, dove siamo più protetti, su fondo di sabbia e alghe.
Cala Sansone
Raggiungiamo Cala Sansone, una spiaggia di ciottoli circondata da alte falesie bianche. Il panorama da cartolina ci lascia senza fiato: con le sue acque limpidissime, questa è una delle tappe obbligate per chi visita l’Isola d’Elba. Se vi tuffate qui, non dimenticate la maschera da sub: potrete ammirare una miriade di pesci. Attenzione, perché questa caletta è molto esposta ai venti settentrionali. Ancorare in 5 metri d’acqua su sabbia.
VERSANTE EST
Prima di raggiungere Cavo, notiamo l’Isola dei Topi, che aspra emerge dal mare, e poi Palmaiola, che spicca con il suo faro posto sulla sommità. Insieme alla vicina Isola di Cerboli, fanno parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e sono inserite tra i Siti di Interesse Comunitario della Regione Toscana.
Il mare è calmo e non c’è vento: approfittiamo di queste condizioni per fare un bagno nelle acque circostanti l’Isola di Cerboli. Lo sbarco è vietato, diamo fondo in prossimità della costa in 10-15 metri d’acqua su sabbia e roccia, usando il grippiale. Dopo una nuotata rinfrescante, torniamo a bordo. Andiamo alla scoperta del versante est, meno affollato. I lidi si fanno più selvaggi; cambia anche il colore della sabbia, per la ricca varietà di minerali presenti nel sottosuolo.
Terranera
Mentre ci avviciniamo alla spiaggia di Terranera, facciamo attenzione agli scogli e ai bassifondi. Diamo fondo in 7-10 metri d’acqua su sabbia e roccia, utilizzando il grippiale, e prepariamoci a godere di un paesaggio spettacolare: un lembo di terra separa il mare turchese da un laghetto verde, di origine mineraria. Le sue acque sono solforose, perciò la balneazione è severamente vietata. A fare da sfondo al panorama sono le rocce rosse e gialle.
Barbarossa
A breve distanza da Terranera, incontriamo – in una baia riparata – Cala Barbarossa. Composta da ghiaia scura, offre ai lati insenature rocciose, perfette per gli amanti dello snorkeling e della subacquea.
A nuoto possiamo raggiungere la suggestiva Caletta di Barbarossa, dominata da una ripida parete di terra rossa: i particolari solchi sulle falesie darebbero appunto forma a una “barba rossa”. Secondo un’altra teoria, la spiaggia porterebbe il nome del famigerato pirata, sbarcato qui nel XVI secolo. Finché siamo in bassa stagione, possiamo ancorare in 4-6 metri d’acqua su sabbia. In alta stagione, a causa dell’area riservata alla balneazione, dovremo portarci a distanza dalla costa e ancorare in 7- 15 metri, con fondo cattivo tenitore per la presenza di alghe.
Naregno
Ampia e tranquilla, Cala Naregno è avvolta dai colori e dai profumi della macchia mediterranea. Con il suo fondale che digrada dolcemente, è una meta prediletta dalle famiglie. Diamo fondo, proprio davanti alla spiaggia, in 5-10 metri d’acqua su sabbia. Sebbene Naregno sia una baia aperta, è comunque riparata dai venti meridionali da Capo Focardo. Sulla sommità svetta Forte Focardo, una fortezza risalente alla dominazione spagnola. Questa struttura, oggi di proprietà della marina militare, non è visitabile, ma offre comunque un panorama molto suggestivo.
VERSANTE SUD
Punta Calamita
Raggiungiamo il versante meridionale: siamo a Punta Calamita, uno dei tratti più selvaggi dell’Isola d’Elba. Questo lembo di terra è dominato dal Monte Calamita, che deve il suo nome alla ricca presenza di magnetite. Questo minerale, che è il più magnetico esistente in natura, ha alimentato nel tempo numerose leggende. In passato si raccontava, per esempio, che le navi, attratte da Punta Calamita, abbandonassero la propria rotta e che perdessero via via i chiodi di ferro, strappati dall’elevato potere magnetico di quest’area. Ancoriamo qui in 5-10 metri d’acqua su sabbia e pietre, facendo attenzione al fondale cattivo tenitore.
Isolotti Gemini e Cala Innamorata
Superata Punta Calamita, incontriamo gli Isolotti Gemini. Meta molto apprezzata dai sub, gli isolotti sono molto vicini alla costa elbana. Perciò, a meno che la vostra barca non abbia un pescaggio ridotto, converrà evitare di passare tra gli isolotti e l’Elba. In buone condizioni meteo-marine, possiamo ancorare a nord o a sud dei due isolotti in 3-10 metri d’acqua su sabbia e/o roccia. In alternativa, possiamo dare fondo in 3-7 metri d’acqua su sabbia a Cala Innamorata, proprio di fronte agli Isolotti Gemini.
La spiaggia, seppur attrezzata, è inserita in un tratto di costa molto selvaggio. Ed è proprio qui che ogni anno, il 14 luglio si tiene la rievocazione storica della leggenda dell’Innamorata: si narra infatti che nel 1534 una giovane ragazza, nel tentativo di salvare il suo promesso sposo rapito dai pirati di Barbarossa, si gettò in mare scomparendo tra le onde. Di lei rimase solo lo scialle, impigliato sugli scogli. Oggi, ogni 14 luglio, si tiene una fiaccolata per mare e per terra. L’innamorata si tuffa in acqua e quattro equipaggi si sfidano, a bordo di barche a remi, per conquistare il suo scialle.
Cala Barabarca e Cala Zuccale
Siamo nelle acque del Golfo Stella, con le sue graziose calette. Le prime che incontriamo sono Cala Barabarca e Cala Zuccale, entrambe molto suggestive: il verde della vegetazione sembra quasi fondersi con il mare smeraldino. Sebbene, come tutti gli ancoraggi del golfo, siano ben riparate dai venti settentrionali, Cala Barabarca e Cala Zuccale sono disseminate di scogli. Caliamo l’ancora in 3-7 metri d’acqua su sabbia.
Punta della Contessa
Dopo Golfo Stella, raggiungiamo Golfo della Lacona. Quest’area, celebre per la spiaggia omonima, rischia di essere particolarmente affollata. Per sfuggire al caos, proseguiamo oltre e ancoriamo a Punta della Contessa, di fronte alla spiaggia di ghiaia, in 3-7 metri d’acqua su sabbia. Priva di servizi, questa caletta tranquilla è l’ideale per fare snorkeling o immersioni. gli scogli, disposti a forma di V, creano una piccola piscina naturale dai riflessi verdi.
Galenzana
Galenzana si distingue subito dal mare: è l’unica spiaggia sul versante meridionale esposta a nord-est. Situata all’interno del golfo di Campo, è difficilmente accessibile e di conseguenza sempre poco affollata. Diamo fondo in questa cala, ben protetta dai venti, in 4-7 metri d’acqua su fondo di sabbia e alghe.
Cavoli
Cavoli è una delle mete più celebri dell’Isola d’Elba, perciò non possiamo non fermarci qui. La spiaggia, che si affaccia su una meravigliosa insenatura, offre tutto ciò che un turista possa desiderare: acque cristalline, fondali sabbiosi, pesci variopinti, natura lussureggiante, clima mite e sabbia granulosa che non si attacca alla pelle. Attenzione perché, proprio per la sua bellezza, in alta stagione rischia di essere affollatissima. Se vogliamo ancorare qui, teniamoci a debita distanza dalla riva e diamo fondo in 8-10 metri d’acqua su sabbia. Degna di nota è la splendida Grotta Azzurra, detta anche Grotta di Mare, situata sul lato orientale di Cavoli. La raggiungiamo in barca.
VERSANTE OVEST
Ogliera
Risaliamo la costa e il panorama si fa di nuovo più selvaggio: l’accesso alle calette per chi non proviene dal mare è impervio, la spiaggia in alcuni punti è interrotta dagli scogli, le pareti rocciose che la circondano sono punteggiate di macchia mediterranea. Di fronte alla costa, a circa 200 metri di distanza, vediamo lo Scoglio dell’Ogliera, una delle mete predilette per gli amanti dello snorkeling e della subacquea. Ancoriamo qui solo con tempo stabile in 8-10 metri d’acqua su sabbia e andiamo alla scoperta del relitto della motonave Elviscot, naufragata nel 1972. Oggi giace sul fondale a 12 metri di profondità ed è visibile anche indossando solo maschera, boccaglio e pinne.
Punta Nera
Punta Nera segna l’estremo ovest dell’Isola d’Elba. Molto selvaggia e scenografica, è circondata da ripide pareti rocciose che rendono impossibile l’accesso via terra. Poco frequentata, Punta Nera è l’ideale per praticare snorkeling. Diamo fondo in 5-8 metri d’acqua su sabbia solo con tempo stabile: questa baia, seppur protetta in parte dalla punta omonima, è esposta praticamente a tutti i venti.
Cala Cotaccia
Anch’essa selvaggia e circondata da scogliere rocciose, Cala Cotaccia è riconoscibile per i liscioni granitici: scogli bianchi levigati dall’azione del vento e del mare. Si tratta infatti di una baia molto esposta a ovest, perciò l’ancoraggio è raccomandato solo con tempo stabile e poca onda. Diamo fondo in 5-10 metri d’acqua su sabbia. Poco frequentata, non offre alcun servizio, ma è indicata per la subacquea.
A COSA FARE ATTENZIONE
I pescatori dovranno prestare attenzione al tratto di mare compreso tra Punta Falcone e Capo Bianco, di fronte alla Spiaggia delle Ghiaie: dal 1971 è zona di tutela biologica e per il ripopolamento dei mari è proibita la pesca professionale, sportiva e ricreativa, compresa quella subacquea.
DOVE ORMEGGIARE
Porto di Marciana Marina
L’avvicinamento non presenta pericoli. Il porticciolo, con 115 ormeggi fino a 30 metri di lunghezza, è protetto da un molo sopraflutto in massi artificiali tetrapodi e da un molo di sottoflutto. Il molo di sopraflutto è attrezzato con pontili galleggianti per l’ormeggio delle imbarcazioni. Da evitare in caso di burrasche da N a SE.
Canale VHF: 09.
Marina di Esaom Cesa, Portoferraio
L’approdo non desta particolari difficoltà, anche perché ci troviamo nella baia più protetta del Mar Tirreno. Il porticciolo, ben attrezzato, ha una capienza di 300 ormeggi per imbarcazioni fino a 40 metri di lunghezza. I fondali sono profondi da 2,5 fino a 5 metri.
Coordinate: 42° 4′ 35.1” N – 10° 18′ 55.53” E
Canale VHF: 09.
Circolo Nautico Cavo
Contattare il Circolo per l’ormeggio prima dell’ingresso. Attenzione ai fondali, profondi tra 1 e 2 metri. Lo spazio di manovra è ridotto e di conseguenza il porticciolo è indicato solo per imbarcazioni di piccola o media dimensione: la struttura offre, infatti, 130 posti barca fino a 12 metri di lunghezza. Per chi intende ormeggiare qui, la manovra risulterà più facile se non tirano venti da NE.
Coordinate: 41° 51′ 75” N – 10° 28′ 34” E
Canale VHF: 09.
Porto Azzurro
Ben protetto da tutti i venti, conta 190 posti barca fino a 20 metri di lunghezza, di cui 25 riservati al transito. L’avvicinamento non comporta difficoltà né di giorno, né di notte. Attenzione allo scirocco, che può creare una fastidiosa risacca.
Coordinate: 42° 46′ 00″ N – 10° 24′ 00″ E
Canale VHF: 10.
Cantiere Navale Golfo di Mola, Capoliveri.
Il porticciolo può ospitare fino a 200 imbarcazioni, lungo la banchina sud del golfo di Mola o su pontili galleggianti.
Coordinate: 42° 45′ 48” N – 10° 23′ 46” E
Canale VHF: 09.