Tre ami per il bolentino
Quando si parla di bolentino, almeno di quello costiero e di medio fondale, vengono immediatamente in mente le classiche montature a tre ami, quelle che fin da bambini ci hanno regalato ore di interminabile divertimento e che, se sapientemente adoperate, possono offrirci catture e carnieri da sogno.
I PESCI METEOROPATICI
Prima di programmare una battuta di bolentino è bene analizzare alcune componenti importanti e determinanti per il successo del nostro intento alieutico. Innanzitutto, sarebbe buona norma prendere appunti circa la pressione atmosferica, il vento e la corrente sullo stesso spot per almeno 4 o 5 uscite: infatti, al variare del barometro, sicuramente si modificherà l’appetito dei commensali, così come al variare della corrente, inevitabilmente per mandare in buca le nostre esche, sarà fondamentale cambiare ancoraggio.
Ciò premesso teniamo presente che gli sparidi (saraghi, tanute, orate, prai) amano l’alta pressione e le fasi di marea crescenti, mentre i grufolatori (scorfani, cernie) amano la marea discendente e la pressione livellata.
E con la pressione che scende? Generalmente i pesci, nella fase di bassa pressione, diventano inappetenti, svogliati e si fatica a farli cadere in trappola. Ciò non toglie che qualche bel pesce magari si possa pescare ugualmente ma, tendenzialmente parlando di bolentino, le catture non saranno molteplici e ripetute e spesso desisteremo.
LA STAGIONALITÀ
A bolentino si possono pescare i pesci tutto l’anno? Se per pesci intendiamo gli abitanti del fondale, con branchie e pinne, la risposta è sì. Se, però, vogliamo prestare attenzione alle diverse specie, specialmente agli sparidi, possiamo suddividere la pesca in stagioni:
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