Intervista a Saverio Cecchi, neo Presidente UCINA Confindustria Nautica
Dalla riunificazione della nautica, al mercato, dal rapporto con le istituzioni, fino ad un palinsesto di eventi condiviso da tutti gli interlocutori della nautica: progetti e aspirazioni di Saverio Cecchi, neo Presidente di UCINA Confindustria Nautica.
“Siamo primi nel mondo nel settore dei mega yacht e sulle piccole barche, stiamo scalando tutte le classifiche, anche nella componentistica, e stiamo sviluppando occupazione – ci spiega Saverio Cecchi – 185 mila operatori fra diretti e indiretti che fanno parte della filiera della nautica. Quindi: divisi siamo primi, figuriamoci se ci rimettiamo insieme”.
È con queste convinzioni che il neo Presidente UCINA, Saverio Cecchi, ribadisce la priorità della riunificazione delle associazioni di categoria nella nautica, motivazioni che lo hanno portato ad essere eletto, lo scorso giugno, con il 99% dei voti come nuovo Presidente di Confindustria Nautica, la più rappresentativa associazione di categoria. Cecchi succede a Carla Demaria, che ha concluso il suo naturale mandato 2015-2019 come meglio – probabilmente – non poteva sperare: con l’elezione di Cecchi che fu lei stessa a convincere a candidarsi.
“La Presidente Demaria – ci racconta ancora il Presidente Cecchi – mi convocò e mi chiese se potevo candidarmi alla presidenza. Entrai nel ’90 con il presidente Ceccarelli, poi Giusfredi, Vitelli, Albertoni, Perotti e Demaria. Ho ricoperto tutte le cariche ininterrottamente per 30 anni: in Consiglio, poi alla vicepresidenza, poi presidente di settore e dal 2013 presidente dei probiviri”.
Non si pensi che però sia stato designato solo per la sua grande esperienza nell’Associazione, ma anche perché “conosco personalmente tutti gli attori che nel 2015 uscirono da UCINA fondando Nautica Italiana – prosegue Cecchi – e, quindi, i soci hanno individuato in me la persona che poteva essere indicata per la riunificazione. Sono convinto che uniti avremo più forza e potenza verso le istituzioni e mercati esteri”.
D’altro canto gli interlocutori sono molteplici, in primo luogo Nautica Italiana, con la quale però sembra già essersi aperto un dialogo propositivo. “In Nautica Italiana, all’assemblea dei primi di giugno all’unanimità è stata votata la riunificazione, ed è stato dato mandato al presidente Lamberto Tacoli di dialogare con UCINA. La stessa cosa è avvenuta in UCINA: uno dei punti fondamentali del mio programma era proprio la riunificazione e ho ottenuto un consenso del 99%; direi che è il segno che da parte dei soci, sia in Confindustria che in Nautica Italiana, ci sia la stessa necessità di una riunificazione. Devo dire che il mercato in questo ci sta dando una mano, quindi il dialogo è più aperto. Stiamo già iniziando a prendere contatti, ma tempi e modi li vedremo nel proseguo. Ci stiamo fidanzando – scherza – è un grande impegno, ma è anche un impegno che la nautica italiana si merita”.
Un nodo fondamentale quello della riunificazione ed un’esigenza che si fa necessità anche agli occhi delle istituzioni, ma non l’unico. Saverio Cecchi, a soli 5 giorni dalla sua elezione, ha incontrato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, che ha salutato il neo Presidente UCINA con i complimenti per la nomina “perché – avrebbe detto Toninelli a Cecchi – voi siete il fiore all’occhiello del nostro paese”. “La politica deve essere attenta al settore e ci deve ascoltare – ha incalzato con forza Cecchi – Siamo a 4.3 miliardi di fatturato e, negli ultimi 3 anni, abbiamo fatto un recupero di fatturato del 60%, con un’industria nautica che genera 10 miliardi con l’indotto che dà lavoro a 20mila operatori diretti e 183mila della filiera: con questi numeri le istituzioni ci devono ascoltare”.
Sono molte le richieste già anticipate dal Presidente Cecchi al Ministro Toninelli. “Lui si è impegnato a recepire le nostre istanze, come il codice per il registro telematico e l’annosa questione dei canoni demaniali e la retroattività sulle concessioni; l’ho visto attento al nostro settore in un incontro costruttivo e sereno”.
Ma lo stato dell’arte della nautica qual è?
“La nautica è già ripartita e i numeri lo dimostrano, stiamo lavorando ad un 59° Salone Nautico che si preannuncia molto rappresentativo del “Fatto in Italia”, come piace dire a me – afferma con una sana dose di campanilismo – questa prossima edizione vede numeri consolidati tanto da dover gestire un surplus di richieste a fronte degli spazi disponibili. Come dichiarato dal direttore commerciale del Salone Nautico Alessandro Campagna, possiamo dire di essere arrivati al 100% del target prefissato e al 60^ Salone ci mancheranno degli spazi, tanto che come ha già detto la Demaria davanti al sindaco Bucci e al governatore Toti si sta ipotizzando di aggiungere altri spazi come Porto Antico per le barche più grandi o di rivedere il layout delle zone espositive dell’attuale salone”.
E proprio in tema di saloni nautici il nodo diventa cruciale e teoricamente scomodo, in virtù della scissione del 2015 avvenuta nella nautica, in un periodo di forte crisi del settore e del Salone di Genova, che ha portato all’appuntamento promosso da Nautica Italiana, il Versilia Yachting Rendez-vous, ma c’è da dire che con Saverio Cecchi sembra tutto facile, anche questo argomento “teoricamente” scomodo. Come si rapporterà sul tema con le altre associazioni, gli chiediamo? “Siamo ancora in una fase preliminare di discussione ed è prematuro ragionare su questi argomenti che sicuramente saranno oggetto di confronto”.
Un nuovo Presidente UCINA coerente, disponibile, aperto al dialogo e largamente rappresentativo. Originario di Limite Sull’Arno, dove sono nati i più grandi cantieri italiani, e dove è approdato alla nautica passando dalla carpenteria metallica di famiglia. “Poi abbiamo iniziato con gli accessori per le barche e poi via via si è sviluppato tutto e mi sono ritrovato nel distretto viareggino a fornire tutti i maggiori cantieri”.
In UCINA Saverio Cecchi è stato Presidente di Settore, Vicepresidente e, dal 2013, Presidente dei Probiviri dell’Associazione. Professionalmente è stato Presidente di BCS srl prima e dal 2006 al 2012 AD di Twin Disc Italia. Attualmente è membro del Cda di GP Yachts srl, Gruppo Fipa Maiora.
Appassionato di canotaggio, gareggia nella categoria Master per il Circolo Canottieri Limite.
Determinato ed entusiasta, “Sono in Associazione da trent’anni – dice ancora e promette non appena eletto Presidente UCINA – metterò a disposizione di tutti la mia esperienza e il mio spirito di servizio. Con la mia squadra perseguirò i seguenti obiettivi: l’attuazione del Codice della Nautica, l’adozione da parte dell’Italia del Passenger Code per i superyacht, la promozione della piccola nautica, anche attraverso progetti specifici per la Giornata del Mare (11 aprile), la formazione, l’ampliamento delle attività di supporto all’internazionalizzazione, il sostegno alle imprese, la promozione del Made in Italy e della nautica a Expo Dubai 2020, lo sviluppo del leasing nautico. Senza dimenticare che nel mio programma mi sono impegnato per la riunificazione dell’associazione, cosa nella quale credo fortemente perché l’unione fa la forza”.