Non chiamatela piccola traina costiera
Le lunghe giornate di luglio, il mare calmo e spesso l’acqua calda e velata sono lo scenario ideale per le sessioni di traina con artificiali nel sottocosta. Leggi di piú …
Le lunghe giornate di luglio, il mare calmo e spesso l’acqua calda e velata sono lo scenario ideale per le sessioni di traina con artificiali nel sottocosta. Leggi di piú …
L’estate cede il passo all’autunno, le giornate si accorciano e le prime piogge iniziano a raffreddare l’acqua, portando detriti ed aumentando l’ossigenazione. I primi pelagici iniziano ad accostare, è il momento di tentare l’imboscata!
Con l’arrivo della bella stagione e lo svernare dei grossi tonni per l’accoppiamento, le mangianze di superficie si popolano di altri tunnidi, alletterati e tombarelli, cugini dei grossi pelagici, combattivi e molto divertenti se insidiati in ultralight tackle.
Con l’arrivo della bella stagione l’acqua si riscalda e le giornate si allungano, arriva il momento di insidiare i predatori del sottocosta. Analizziamo la piccola traina con una l’esca che da sempre si è rivelata infallibile: la piumetta. Apparentemente delicata e spesso sottovalutata, ha visto negli anni tante rivisitazioni, ma il concetto è rimasto sempre lo stesso, una piuma, del cotone con due lunghi filamenti colorati e la sua traina lenta, il punto di partenza per tutti quelli che si avvicinano alla pesca con l’esca artificiale trainata.
Siamo arrivati al mese di Dicembre, l’inverno è alle porte, anche se tra un temporale tropicale e un altro in alcune giornate sembra di essere in tarda primavera e i tonni, ormai stanziali nei nostri mari, sia nell’Adriatico che nel Tirreno, mangiano ancora e ci regalano tante emozioni.