Timeless Design: il tratto senza tempo di IDEAEITALIA
Alessio Battistini e Davide Bernardini sono cresciuti insieme a La Spezia, città che ha trasmesso loro la passione e l’amore per il mare. Formazione, personalità e passioni diverse che si contaminano. Da queste esperienze, nel 2010, nasce IDEAEITALIA che lavora dapprima come supporto per lo sviluppo e la costruzione di prestigiose imbarcazioni, poi direttamente in prima linea firmando importanti progetti.
IDEAEITALIA
Alessio e Davide, ad unirli professionalmente è la visione comune di un design pulito, razionale e senza tempo. Insieme portano avanti una mission condivisa con i cantieri che li scelgono e li riconfermano anno dopo anno, collezionando numerosi successi.
Come IDEAEITALIA hanno lavorato in ogni campo dello yacht design: hanno realizzato imbarcazioni in serie con Ferretti Yachts, lavorato a progetti one-off per Wider; progettato imbarcazioni pneumatiche per BWA, dedicandosi infine al design di prodotto per Nerea Yacht.
In tutte le loro sfide hanno centrato l’obiettivo di un design essenziale, equilibrato, mai banale e sempre customer-oriented, anche quando la domanda si è fatta sempre più esigente.
Uno dei vostri obiettivi è un design senza tempo legato alla visione del cliente, ci spiega meglio questo approccio alla progettazione?
Davide Bernardini: È un approccio legato ad un’immagine che deve, secondo la nostra visione, durare nel tempo e non essere figlia del momento e dell’attimo.
Il nostro è un design che riconduce ad un approccio conservativo, e che comunque non deve essere banale.
Tutto quello che può dare appeal al progetto e che si richiami ai nostri valori e alla nostra identità è nel nostro disegno. Senza forzarci a seguire le mode e i trend di quello che fanno gli altri.
Avete progettato gli interni del Ferretti Yachts 500 e 1000, per poi passare al Nerea Yacht NY24, fino agli interni degli Wider 165 e 150. Quale lavoro vi rappresenta di più?
Alessio Battistini: Il lavoro per Nerea è diverso da quello per Ferretti Yachts e Wider.
Per questi ultimi due cantieri abbiamo lavorato sugli interni, mentre per Nerea Yacht abbiamo progettato a tutto tondo, esterni ed interni, focalizzandoci anche sul design di prodotto.
Sicuramente ci rappresentano entrambi e riusciamo a vederci un filo conduttore ed alcuni segni distintivi che speriamo anche dall’esterno si possano percepire.
Non possiamo dire che uno ci rappresenti più di un altro, sono diverse sfumature del nostro modo di progettare.
Da questi cantieri avevamo mission molto diverse: con Ferretti Yachts abbiamo lavorato per la progettazione in serie, con Wider parliamo di one-off fondamentalmente calzate sul cliente, con attività e approccio molto diversi dalla serie.
Con il cantiere Nerea – per cui stiamo progettando anche l’imbarcazione più grande – è ancora diverso, anzitutto perché dobbiamo integrare interni ed esterni.
Davide Bernardini: Anche la linea temporale in cui sono nati e sono stati sviluppati questi lavori è importante.
Con Wider parliamo di progetti di diversi anni fa, mentre per Ferretti parliamo di realizzazioni contemporanee e future, quindi nella declinazione dei progetti si vede anche la nostra evoluzione.
Veniamo al recente progetto del Ferretti Yachts 860: voi avete lavorato a due tipi di interni, classico e contemporaneo. Ci descrivereste questi due lavori?
Davide Bernardini: È un approccio al progetto che abbiamo stabilito subito con il cantiere.
Abbiamo deciso di proporre la barca in due mood, convinti che le due versioni incontrassero diversi gusti di mercato.
Alessio Battistini: Abbiamo pensato a moodboard diversi che potessero ampliare la gamma di gusto all’interno della stessa proposta architettonica.
Due declinazioni e due anime diverse per lo stesso progetto: un moodboard caldo e classico con contrasti morbidi; l’altro più fresco e contemporaneo con tinte più decise.
Due approcci diversi dove cambiano le finiture dei rivestimenti, ma anche i complementi d’arredo.
Quanto basta per cambiare l’appeal della barca.
FERRETTI YACHTS 860
Guarda il video ufficiale del Ferretti Yachts 860:
Qual è la richiesta più stravagante che avete ricevuto?
Davide Bernardini: Le richieste più stravaganti le abbiamo ricevute lavorando sugli one-off.
Un esempio è l’allestimento di una beach area con una grande piscina e un sottomarino nella zona prodiera, che abbiamo approcciato utilizzando materiali lontani da quello che normalmente si possono trovare all’interno di un’imbarcazione, osando e sperimentando.
È con Wider che per la prima volta abbiamo avuto il gusto di cercare soluzioni nuove. Essendo imbarcazioni one-off e avendo un budget più importante rispetto ai prodotti di serie, abbiamo sperimentato tanto, ad esempio, con le movimentazioni e i materiali.
Le stravaganze incuriosiscono, ma restano comunque marginali. È più stimolante testare materiali e spazi, esplorando varie possibilità di finiture, anche molto costose e particolari.
Alessio Battistini: In questi casi si cerca sempre di investire in tecnologia, possibilmente in maniera discreta, con soluzioni che aiutino a vivere l’imbarcazione nel migliore dei modi o magari in nuovi modi.
Un lusso sì percepito, ma anche inconsapevole, un comfort a bordo che non ci si rende neanche conto di avere. Impercettibile, ma che fa la differenza.
Cosa non può mancare a bordo, e cosa rende un’imbarcazione particolarmente accogliente?
Davide Bernardini: Di getto direi il legno, ma è molto riduttivo. Più in generale direi i materiali.
L’armatore non deve sentirsi schiavo degli ambienti che vive e lo yacht non deve incutere un timore reverenziale. La barca bisogna viverla senza il timore di sporcarla o rovinarla.
Novità in procinto di lancio?
Alessio Battistini: Stiamo lavorando a diversi progetti, soprattutto con Ferretti Group con cui abbiamo instaurato una collaborazione durevole e proficua.
Ci saranno importanti novità, ma non possiamo ancora svelarle.