Navigare in elettrico con Repower-e: la prova in mare
In Liguria, nella splendida cornice della Baia del Silenzio di Sestri Levante, il Gruppo Repower ha presentato la propria interpretazione di “navigare in elettrico”, proponendo un’imbarcazione di 10,5 mt di lunghezza e di 3 mt di larghezza, motorizzata con la sola propulsione elettrica per offrire uno stile di navigazione capace di suscitare nuove emozioni.
Repower-e è una moderna imbarcazione che fa rotta verso il futuro, non soltanto per il tecnologico impianto di propulsione elettrica, ma anche per la sua innovativa architettura, con linee d’acqua di carena studiate per “scivolare” stabilmente con massimo rendimento sull’acqua e in grado di affrontare condizioni meteo-marine avverse con onde alte fino a 2 metri.
E’ un’imbarcazione nata come mezzo da lavoro, in grado di trasportare 21 passeggeri; attualmente naviga come taxi boat nelle acque del Lago di Garda, ma può trovare applicazione anche nel diporto nautico sia per le acque interne che marine ed in particolare per le crociere in aree protette interdette ai motori endotermici, proponendo un nuovo stile di navigazione.
Solcare le acque in elettrico non significa infatti solo zero emissioni, ma anche assenza di rumori e di vibrazioni, quindi un approccio di navigazione in grado di offrire nuove e differenti emozioni, con costi di esercizio particolarmente contenuti.
Repower-e è disponibile sia in versione Open che Cabinata, e proposta con tre tipi di allestimento: “Basic”, “Business” e “Luxury”. La barca ha un peso a vuoto di circa 3500 kg, ed è realizzata in vetroresina con resina epossidica attraverso laminazione manuale. Alla versione “Luxury” è riservata la tecnologia di costruzione per infusione sottovuoto della resina, che permette di ridurre il peso strutturale di 400 kg a vantaggio della velocità di navigazione e dell’autonomia.
La barca del test è in versione Cabinata con allestimento “Luxury” ed è motorizzata con una coppia di propulsori elettrici da 20 kW (corrispondenti a 26,8 Hp) ciascuno.
I motori elettrici sono raffreddati ad acqua con apposito circuito dedicato; la trasmissione è in linea d’asse con presa diretta. L’imbarcazione del test è in grado di erogare una capacità energetica di 40 kWh, realizzata con quattro pacchi batteria agli ioni di litio da 10 kWh ciascuno, disposti in modo baricentrico lungo l’asse longitudinale dello scafo, opportunamente sistemati in un apposito vano ben protetto sotto il piano di calpestio della tuga centrale, facilmente accessibile per le ispezioni sollevando due botole con l’ausilio di pistoni a gas. Ogni motore è alimentato da due pacchi batteria, che forniscono la capacità energetica di 20 kWh.
Per prolungare l’autonomia, in opzione è possibile estendere la capacità dei pacchi batteria, fino ad un totale di 100 kWh. Secondo i dati forniti dal costruttore, all’andatura di crociera di 6 nodi, l’autonomia dell’imbarcazione del test a pieno carico è di circa 10 ore. Una volta rientrati in porto, il pacco batterie può essere ricaricato con le colonnine da banchina utilizzando la classica presa “blu” per l’attacco all’alimentazione monofase da 220/230Vac, o con la pressa “rossa” per l’attacco all’alimentazione trifasica da 380Vac.
La barca è anche dotata del sistema di carica “modo 3” utilizzato nel mondo delle auto elettriche, che aggiunge un sistema di comunicazione dati di controllo tra la stazione ed il pacco batterie.
Collegandosi ad una colonnina di erogazione con sistema “modo 3” è possibile effettuare anche la ricarica veloce, che per il pacco batterie da 40 kWh è di circa 4 ore. Utilizzando una colonnina standard da 4-5 kW, occorrono, invece, circa 10 ore per ricaricare completamente lo stesso pacco batterie, con un costo medio di 6 euro.
Il gavone con le tre differenti prese per i tre modi di carica e relativo selettore, è disposto a poppa sul lato di dritta, in posizione comoda e ben accessibile.
L’area di governo di Repower-e si trova a prua, con una plancia attrezzata che include anche due display da 7″, ed adeguatamente protetta dal parabrezza.
La postazione di pilotaggio è ergonomica, con una poltroncina regolabile e pivotante; la seduta con sistema bolster offre un comodo appoggio quando si governa in piedi. La timoneria è idraulica, mentre le manette per il controllo dei motori sono elettroniche.
A poppa l’area en plein air del pozzetto è spaziosa, con panche in legno lungo le fiancate e piano di calpestio in teak, sotto al quale si apre un gavone di stivaggio.
Attraverso due ante scorrevoli, si accede nella cabina centrale, caratterizzata da generose vetrate laterali che permettono una suggestiva visibilità verso l’esterno, oltre a garantire una diffusa luminosità a giorno nell’ambiente.
Tra le particolarità, interessante è la possibilità di poter alzare con un attuatore elettrico il tetto della tuga di circa 30 cm, in modo da ampliare il volume abitabile della cabina, oltre ad aumentarne l’aerazione. Il sistema è stato studiato per limitare l’altezza della sovrastruttura quando la tuga è chiusa, così da rendere possibile il passaggio anche sotto i ponti più bassi quando si naviga lungo i canali delle acque interne.
Per il test di navigazione, la barca è equipaggiata con eliche da 16″ di diametro, e passo 12″. A bordo siamo in tre persone con le dotazioni di sicurezza.
Lasciamo la Baia del Silenzio avanzando a circa 2,5 nodi con i motori al minimo regime di 300 giri/min.
Si sente solo il fruscio del vento e l’infrangersi delle onde sulla prua, senza avvertire altri rumori e vibrazioni. Le condizioni meteo marine non sono particolarmente buone e, allontanandoci dalla Baia, dobbiamo affrontare di prua onde che superano un metro di altezza, con raffiche di vento teso.
In queste condizioni raggiungiamo la velocità di crociera di 6 nodi a 700 giri/min; la barca avanza stabilmente mantenendo correttamente la rotta. Anche con l’onda al traverso ed in virata, lo scafo si comporta in modo sicuro.
La postazione di pilotaggio protegge bene e la carena non solleva schizzi nonostante il moto ondoso sfavorevole ed il forte vento. Portando le manette a fine corsa, i due propulsori elettrici raggiungono i 1300 giri/min, facendoci toccare la massima velocità di 10 nodi; è davvero insolito governare la barca senza sentire il “rombo” dei motori.
Entrando in cabina, il vento non ci infastidisce più e riusciamo a conversare senza dover alzare la voce, apprezzando il comfort che è in grado di offrire la propulsione elettrica.
Repower-e ci ha sorpreso non solo per le sue qualità marine, ma anche per l’esperienza singolare di navigare confortevolmente “senza far rumore”. Navigare in elettrico ci ha permesso di scoprire il piacere di solcare le acque ad un’andatura tranquilla e rilassante, vivendo il mare e l’ambiente circostante senza disturbare, in assenza di rumori e di gas di scarico. Dovrebbe far riflettere anche il costo di esercizio di soli 6 euro per 8-10 ore di questo “dolce navigar”, prima di dover rifare il “pieno di energia”.
Scheda tecnica