La scelta delle resine termoindurenti nella costruzione di barche
Le resine utilizzate nel settore nautico devono garantire una corretta impregnazione delle fibre (vetro, carbonio, aramidiche, naturali), assicurando che siano perfettamente consolidate all’interno della matrice.
Un’adeguata impregnazione è essenziale per evitare sprechi di materiali e per mantenere il peso del laminato sotto controllo, poiché un eccesso di resina può portare a un aumento del peso dell’imbarcazione, compromettendone le prestazioni e l’efficienza nei consumi.
CARATTERISTICHE MECCANICHE E INERZIA CHIMICA
Quando si seleziona una resina, è fondamentale esaminare attentamente le schede tecniche per comprenderne le caratteristiche meccaniche e chimiche. Le resine devono possedere un’ottima inerzia chimica, essendo impermeabili all’acqua e resistenti ad agenti esterni, oli e carburanti. La resistenza all’osmosi è particolarmente rilevante, poiché questo fenomeno può causare danni significativi al laminato, creando sacche di liquido acido che deteriorano le fibre.
Tra le varie tipologie di resine, quelle epossidiche offrono le migliori performance in termini di resistenza chimica, ma il loro costo e le esigenze di applicazione limitano il loro utilizzo nella nautica da diporto. Le resine vinilesteri sono una valida alternativa, in grado di ridurre i rischi di blistering se applicate correttamente. D’altro canto, le resine isoftaliche possono essere usate in strati successivi, mentre le resine ortoftaliche, sebbene siano più economiche, sono da evitare per i primi strati a causa della loro scarsa resistenza all’osmosi, all’elevata percentuale di ritiri volumetrici e alle modeste performance meccaniche.
RESISTENZA TERMICA
Un altro aspetto cruciale è la resistenza alle temperature elevate. Le imbarcazioni moderne, spesso verniciate con colori scuri, possono raggiungere temperature elevate sotto il sole, e le resine devono essere in grado di sopportare questi carichi termici. Altrimenti si possono formare segni visibili sulla superficie, che compromettono l’aspetto estetico portando a richieste di garanzia.
FAMIGLIE DI RESINE
Le resine sono di diversi tipi, ma possiamo suddividere quelle maggiormente utilizzate nella nautica in tre grandi gruppi: poliesteri, vinilesteri ed epossidiche.

Le resine poliesteri sono tra le più utilizzate nella produzione di piccole imbarcazioni, grazie alla loro economicità e facilità d’uso. Sono meno costose rispetto a vinilesteri ed epossidiche, e risultano ideali per la produzione di massa di componenti minori e non strutturali. Sono molto versatili, compatibili con diverse tecniche produttive, come la laminazione manuale, l’infusione o il taglio e spruzzo. Purtroppo, sebbene siano facili da lavorare, hanno una scarsa inerzia chimica, una bassa resistenza all’osmosi e prestazioni meccaniche modeste.
Le resine vinilesteri, invece, combinano buone proprietà meccaniche e chimiche a un costo non eccessivo. Hanno un’elevata resistenza chimica e pertanto possono essere applicate in ambienti marini e aggressivi. Alcune di esse risultano addirittura inerti rispetto agli idrocarburi e dunque indicate nei serbatoi strutturali del carburante. Rispetto alle poliesteri basiche, hanno una buona elasticità e tollerano meglio le deformazioni e i carichi dinamici (la fatica), risultando, per tale motivo, estremamente resistenti a dannosi fenomeni di delaminazione. Sebbene siano buone resine, rispetto alle epossidiche presentano prestazioni inferiori in situazioni di stress estremo o alle alte temperature.
Le resine epossidiche, infine, sono le più performanti in termini di proprietà meccaniche e chimiche, e di solito vengono utilizzate in applicazioni di alto livello. Hanno una buonissima resistenza chimica, un’elevata rigidità e – in generale – ottime proprietà meccaniche. Purtroppo hanno un costo generalmente superiore alle migliori resine vinilesteri e, dal punto di vista tecnologico, richiedono condizioni di lavorazione controllate in termini sia di temperatura che di umidità, il che le rende una soluzione “meno robusta alle condizioni al contorno” rispetto alle vinilesteri.
IMPORTANZA DELLA QUALITÀ NELLA SCELTA DELLE RESINE
In sintesi, la scelta della resina è un processo che richiede attenzione e competenza. Non si può semplicemente fare riferimento a scelte passate o a criteri economici.
È essenziale che i cantieri nautici puntino su prodotti di alta qualità, considerando anche la “qualità nascosta” delle resine all’interno del laminato. Le decisioni relative alla scelta delle resine devono essere parte integrante del processo di progettazione e non possono essere lasciate al caso o a fornitori esterni senza un’adeguata valutazione.
La corretta selezione delle resine avrà un impatto duraturo sulla qualità, sulle performance e sulla sostenibilità economica delle imbarcazioni, rendendo questa decisione tanto cruciale quanto strategica per il successo nel settore nautico.