White Shark 300 CC Origin: la prova in mare
Con il suo stile classico e innovativo il nuovo White Shark 300 CC Origin ha uno scafo elegante e delle linee pulite, sinonimo di alte prestazioni, e risulta un degno erede dei suoi predecessori.
In occasione dello Yamaha International Press Event a Mandelieu La Napoule, in Francia, lo abbiamo messo alla prova con una coppia di Yamaha V6 300 Hp. I motori della nuova gamma saranno presentati in anteprima al Salone Nautico di Genova e disponibile a partire dal 2022.
Layout
Con i suoi 8,97 metri di lunghezza f.t., il White Shark 300 CC Origin del cantiere francese si distingue per l’ampio spazio in coperta e la distribuzione dei spazi. La nuova consolle con il suo design futuristico, infatti, è leggermente spostata verso prua per dare maggiore spazio all’area relax di poppa che arriva a misurare oltre 3 metri di lunghezza.
Tutta l’area solarium si trasforma facilmente in un salotto che può ospitare comodamente 8 persone, grazie anche alla seduta ribaltabile posta davanti alla consolle di guida. Il grande prendisole di poppa, inoltre, nasconde un letto matrimoniale molto ampio.
Gli spazi interni però non terminano qui, perché la consolle di guida posta centralmente ha ai suoi due lati, rispettivamente a destra e sinistra, due ingressi per scendere sottocoperta.
A sinistra è stato ricavato un secondo locale con letto matrimoniale e una cucina dotata di tutto l’occorrente per una crociera, mentre a destra si scende in un piccolo locale toilette. Tornando in coperta ci concentriamo sulla consolle.
Strumentazioni
Le strumentazioni di guida del nuovo White Shark 300 CC Origin sono state installate al centro e in posizione verticale. Sul modello provato da noi, oltre alla timoneria idraulica, troviamo il display multifunzione Garmin, un computer Yamaha per il controllo dei motori, due pulsantiere e il joystick Helm Master Ex di Yamaha.
La panca di guida, che può ospitare fino a 3 persone, può essere usata come seduta classica o come poggiareni. Navigare risulta davvero confortevole, grazie anche al parabrezza alto e montato su tutta la larghezza del cassero. Alle spalle della consolle, a prua, troviamo una seconda area relax con una seduta molto ampia per 4 persone e ampio stivaggio al suo interno.
Sulla destra è stata ricavata una comoda apertura che permette il passaggio in plancetta senza dover passare necessariamente sulla cuscineria.
Tutta l’area di coperta è estremamente pulita ed essenziale, non ci sono gradini o barriere, quindi il movimento e la fluidità a bordo non si interrompe mai e lo spazio è davvero molto.
Motorizzazione Yamaha
Su questo White Shark 300 CC Origin sono stati installati due motori della nuova gamma Yamaha Premium V6 da 300 cavalli e, mentre siamo ormeggiati in porto, decidiamo di testare il sistema Helm Master EX: un sistema progettato per tutti gli utenti, dal professionista al meno esperto.
Questo nuovo sistema Helm Master EX, precedentemente adattabile su imbarcazioni con più motori fuoribordo, ora può essere utilizzato anche con un singolo propulsore. Mettiamo in moto i nostri 600 cavalli. Utilizziamo il joystick per effettuare la manovra di disormeggio e testiamo anche l’efficienza del TERE di Yamaha che fa lavorare l’elica con acqua priva di bolle di scarico.
L’Helm Master EX è sensibile e reattivo, molto facile da usare, è dotato di pulsanti a funzione singola per facilitare il funzionamento. Se si utilizza, come in questo caso, con più di un motore, dà la possibilità di spostare l’imbarcazione lateralmente e ruotarla sul suo asse con una precisione di alto livello.
Consente di mettere, inoltre, a punto il pilota automatico e di apportare anche modifiche minime di posizionamento nel set point.
Prova in mare del White Shark 300 CC Origin
Usciamo dal porto, fortunatamente in una giornata calda con quasi 25 gradi. Troviamo un mare con onde moderate dalla forma che si allunga e vento teso che soffia a circa 20 nodi.
Decidiamo di fare la prima prova di accelerazione per vedere come reagisce il White Shark 300 CC Origin con la coppia da 300 cv. Da 0 raggiungiamo i 25 nodi in soli 5,5 secondi e in 7 secondi siamo già a 30 nodi di velocità.
A bordo siamo due persone con 700 litri di carburante su 800 lt di capacità totale e approssimativamente il peso totale al momento del test è di 3700 kg, rispetto ai 2350 kg a secco. Pronti a testare la velocità massima: da 2,5 nodi e 700 rpm con un consumo totale di 2 litri per miglio nautico, affondiamo manetta.
A 2500 rmp viaggiamo a 11,7 nodi consumando 3,2 l/mn e con 1000 giri in più arriviamo alla velocità di crociera a 26,6 nodi e un consumo di 2,3 l/mn.
Ci godiamo un po’ questa velocità, perché è davvero piacevole. I motori sono estremamente silenziosi e la guida è comoda e intuitiva, grazie anche allo sterzo elettrico digitale (DES), una funzionalità integrata nei motori V6 da 300 e 250 hp di Yamaha dotati di Steer by Wire.
Questo sistema permette anche di avere una sentina spaziosa e pulita in quanto priva di tubi, pompe o centraline. L’impatto con le onde è morbido e non arrivano schizzi di acqua a bordo nonostante il vento in aumento e le onde lunghe.
Qui possiamo confermare il vantaggio delle imbarcazioni White Shark in fatto di carena. Progettata per avere una particolare attenzione alla gestione delle onde, visto anche la provenienza geografica e la loro destinazione d’uso.
Riprendiamo il nostro test e mettiamo alla prova i 600 cavalli, quindi affondiamo manetta al massimo.
A 5000 rpm siamo a 37,9 nodi con un consumo di 2,8 l/mn e arriviamo alla massima velocità di 45,5 nodi a 6000 giri consumando 4,3 litri per miglio nautico. I due 300 di Yamaha, anche sotto sforzo, si mantengono estremamente silenziosi e fluidi.
Rientro e considerazioni
Tracciamo la rotta di rientro al porto con il pilota automatico, in modo davvero facile e intuitivo in quanto basta un semplice tocco sul display touchscreen per indicare i punti di virata o il set point. I nuovi motori della gamma Premium V6 di Yamaha hanno in esclusiva anche un’altra funzione che abbiamo testato una volta ormeggiati: il TotalTilt.
Esercitando una doppia pressione del pulsante di sollevamento sulla scatola telecomando, il TotalTilt consente un sollevamento completo, sia verso l’alto che verso il basso e da qualsiasi posizione. Durante il sollevamento, suona l’allarme per avvisare le altre persone di allontanarsi dal fuoribordo.
Abbiamo già parlato in precedenza della partnership Yamaha/White Shark che vedrà tutti gli open del cantiere distribuiti in Europa, montare i motori della casa giapponese fino al 2026: oggi vi possiamo affermare che è un’accoppiata vincente.
Design e prestazioni di entrambi si sposano benissimo insieme e le imbarcazioni White Shark, che esistono già dagli anni novanta e che sono ormai adatte a qualsiasi uso, dalla pesca al tempo libero di tutta la famiglia, hanno la possibilità di poter sfruttare al massimo tutte le loro potenzialità.
SCHEDA TECNICA
- Lunghezza f.t. 8,97 m
- Lunghezza scafo 8,94 m
- Larghezza massima 3,00 m
- Peso 2.500 kg
- Altezza in cabina 1,90 m
- Motorizzazione massima 800 hp
- Capacità serbatoio carburante 800 l
- Capacità serbatoio acqua 85 l
- Portata persone 7 in Cat. B / 11 in Cat. C
- Categoria omologazione CE B/C
- Prezzo a partire da € 112.600,00 + Iva – escluso motori e accessori
White Shark