Marina Dorica
In questa atmosfera interculturale e strategica si inquadra la Marina Dorica: il modernissimo porto turistico che dal 2000 è meta continua di armatori e diportisti.
In questa atmosfera interculturale e strategica si inquadra la Marina Dorica: il modernissimo porto turistico che dal 2000 è meta continua di armatori e diportisti.
Lo scrittore Ernest Hemingway definì le dorate e finissime spiagge di Lignano Sabbiadoro, dove era solito trascorrere le sue estati negli anni ’60, la “Miami d’Italia“.
Tra queste azzurre acque, più precisamente dove le acque della Laguna di Marano incontrano quelle del mare Adriatico, nel 1974 si diede il via alla costruzione delle prime abitazioni con annesso posto barca, l’anfiteatro e l’isola dello Sporting Club, sede oggi dei vari campi sportivi e piscina olimpionica ornata dal caratteristico colonnato romano.
È soltanto alla fine degli anni ’80 e inizio anni ’90 che il Marina Punta Faro, con la costruzione di due grandi pontili fissi, diventa uno dei più grandi porti dell’Adriatico, in grado di ospitare 1.200 imbarcazioni, comprese quelle di grandi dimensioni dai 23 ai 35 metri.
Un punto di partenza strategico, ma anche una meta ambita.
Nell’abbraccio di un’insenatura naturale tra Trieste e Venezia, Portopiccolo Sistiana, con il suo misterioso fascino di frontiera, è una destinazione che sorprende, forte di un’eleganza nuova e fresca, senza eguali lungo l’intera costa adriatica.
Inseguendo miti e leggende e dando credito ad alcuni scrittori greci e latini, si può affermare che il golfo di Portoferraio sia stato frequentato dai più antichi popoli mediterranei: dagli Etruschi, dai Greci, dai Liguri, dai Romani, dai Pisani e perfino dai Barbareschi.
Risalente a più di 2000 anni fa, la storia del Marina di Porto Rotondo è tra le più antiche.
A testimoniarlo sono le imponenti colonne romane posizionate all’ingresso del porto che si apre tra Punta Nuraghe e Punta Volpe nella parte meridionale del Golfo di Cugnana.