Sirena 42M: in costruzione il primo superyacht del cantiere
Vedrà la luce nel 2026 il primo superyacht del cantiere, Sirena 42M.
Nel frattempo, la costruzione procede secondo i piani: scafo e sovrastruttura sono già stati uniti presso lo stabilimento di Yalova, in Turchia. Il design è frutto di un team tutto italiano: Luca Vallebona per gli esterni e il layout, Hot Lab per gli interni. A curare l’architettura navale è invece l’olandese Van Oossanen. L’imbarcazione vanterà ampie aree esterne per il relax e l’intrattenimento, insieme a un’esclusiva cabina armatoriale con patio privato e piscina.
NASCE UNA NUOVA GAMMA
L’annuncio era arrivato al Monaco Yacht Show 2022: l’anno successivo Sirena Yachts avrebbe avviato i lavori per la costruzione del suo primo superyacht. Un passo ambizioso, che ha segnato l’ingresso del cantiere turco nel segmento superiore del mercato.
Alla flotta attuale, composta da yacht tra i 16 e i 27 metri, si affiancherà così una nuova linea di grandi imbarcazioni. Il primo modello, Sirena 42M, sarà varato nel 2026; seguiranno l’entry level, Sirena 35M, e l’ammiraglia, Sirena 50M.
A svelare la filosofia del progetto è il Chief Commercial Officer, Ali Onger: “La nuova gamma doveva essere sportiva ed elegante, con richiami allo stile Sirena Yachts, ma soprattutto doveva avere un design senza tempo. Come per i nostri modelli più piccoli, ci rivolgiamo ad armatori che amano vivere il mare con gli amici e la famiglia”.
Luca Vallebona, che ha curato l’exterior design e il layout della gamma in collaborazione con il cantiere, ha privilegiato uno stile fresco e informale, caratterizzato da una distribuzione razionale dei volumi.
Grande attenzione è stata prestata alla cabina armatoriale, concepita come una vera oasi di relax: inondata di luce naturale, si apre su un elegante patio privato, ideale per gustare un caffè al mattino o per ricevere gli ospiti in totale privacy. Nei due modelli più grandi, la suite è impreziosita da un’esclusiva Jacuzzi, che si aggiunge alla piscina a sfioro a poppa. Quest’ultima, posta leggermente al di sopra della piattaforma da bagno, gode di spazi generosi per la tintarella, che possono essere ulteriormente ampliati dalle terrazze laterali abbattibili. L’effetto scenografico è particolarmente evidente sull’ammiraglia, dove l’intera area raggiunge una superficie di ben 140 metri quadrati.
Com’è naturale per una linea semi-custom, la nuova gamma offre ampie possibilità di personalizzazione, combinate con l’efficienza di una piattaforma tecnica ben collaudata, capace di ottimizzare tempi e costi di produzione. L’armatore può intervenire nella progettazione del layout e nella scelta delle finiture, configurando l’imbarcazione secondo le proprie esigenze. D’altra parte, le notevoli dimensioni assicurano grande libertà progettuale: a bordo è possibile realizzare anche una palestra, ad esempio sul sundeck o in prossimità della piscina, senza rinunciare al comfort e alla vivibilità degli spazi.
IL PROGETTO DEL SIRENA 42M
“Con la prua verticale, le alte murate e la dolce curvatura della linea di galleggiamento, Sirena 42M catturerà immediatamente gli sguardi”, afferma Cagin Genç, CEO del cantiere.
Il risultato è frutto di un attento lavoro di squadra: per la progettazione dell’architettura navale, Sirena si è affidata allo studio olandese Van Oossanen, mentre per il design la scelta è ricaduta senza esitazioni su Luca Vallebona e Hot Lab. “Il management desiderava da tempo collaborare con loro, e siamo entusiasti dei risultati ottenuti”, prosegue Genç. “Gli interni sono straordinari: stilisticamente raffinati, altamente personalizzabili e al tempo stesso flessibili, perfettamente in linea con l’approccio innovativo che contraddistingue la nostra visione progettuale, senza compromettere gli aspetti ingegneristici. Hot Lab ha colto l’essenza dei nostri superyacht, con spazi innovativi e accoglienti. Siamo certi che il nostro entusiasmo sarà condiviso anche dai nostri clienti”.
La costruzione del modello d’esordio è iniziata, come da programma, nell’autunno del 2023. Lo scorso febbraio il cantiere ha annunciato il completamento di una fase cruciale: la sovrastruttura in alluminio è stata unita allo scafo in acciaio.
I lavori procedono a ritmo sostenuto e in linea con la tabella di marcia. “Data la complessità del progetto, abbiamo deciso di coinvolgere anche un perito esterno per monitorare l’avanzamento e garantire gli standard qualitativi, affiancando la Società di Classificazione”, spiega il CEO. “Sono lieto di poter dire che siamo esattamente dove volevamo essere in questa fase: nei tempi previsti e con un’eccellente qualità costruttiva”.
IL FIORE ALL’OCCHIELLO: LA SUITE ARMATORIALE
A bordo, ogni ambiente è concepito per adattarsi a stili di vita diversi, con soluzioni flessibili che rispecchiano lo spirito versatile e innovativo dell’imbarcazione. Nella configurazione con zona living di poppa estesa, ad esempio, è possibile ricavare uno spazio polifunzionale da adibire a sala giochi, salotto o studio, mentre a prua può essere allestita un’accogliente area pranzo.
Il vero fiore all’occhiello dello yacht è però la suite armatoriale, totalmente personalizzabile nella posizione e nella configurazione. Se collocata a prua, la suite potrà godere di un esclusivo patio privato, arricchito da una Jacuzzi e protetto da una pergola.
“Spesso si impiegano grandi vetrate per rafforzare il rapporto tra interni ed esterni. Nel caso di Sirena Superyachts, ho voluto sviluppare ulteriormente questo concetto, garantendo non solo una vista privilegiata sul paesaggio, ma anche la possibilità di uscire fisicamente dagli ambienti, solitamente chiusi” spiega il designer Luca Vallebona.
Il ponte inferiore ospita quattro cabine, tra cui due VIP con letti trasversali.
“Una parete attrezzata funge da guardaroba e da divisorio tra le cabine VIP e quelle standard, mentre i bagni en suite separano queste aree dalle zone tecniche di poppa (garage e sala macchine), garantendo un eccellente isolamento acustico”, continua Vallebona. “Anche in queste cabine si alternano forme morbide e linee più rigorose. In generale, con l’uso di curve, ampie smussature e pareti dinamiche, ho voluto creare interni in cui ci sia sempre un elemento capace di distinguersi, chiaro e mai ridondante”.
Particolare attenzione è stata riservata alle zone di transizione, come quella sul main deck, che conduce alla scala e alla suite armatoriale. “Spesso questi spazi di collegamento vengono trascurati dal punto di vista compositivo, quando in realtà possono diventare vere e proprie ‘narrazioni spaziali’. Le forme organiche, il modo in cui la scala per il ponte superiore dialoga con la nicchia di fronte, creano anche l’occasione per un ingresso più scenografico alla cabina armatoriale. Poco prima della porta, lo spazio si apre con una parete concava, che crea un senso d’attesa e valorizza l’accesso all’ambiente più importante dell’imbarcazione”.
L’INTERIOR DESIGN
“Il cantiere ci ha chiesto un design fresco, elegante e al tempo stesso innovativo”, racconta Antonio Romano, direttore commerciale e partner di The Viken Group, nonché co-fondatore di Hot Lab. “Abbiamo sviluppato insieme diverse soluzioni stilistiche in grado di soddisfare armatori dalle esigenze molto differenti, permettendo però al cantiere di standardizzare il più possibile i processi produttivi. Il risultato è un prodotto fortemente personalizzabile per quanto riguarda estetica e funzionalità, ma coerente e solido negli aspetti ingegneristici e strutturali”.
L’interior design riflette il concept dell’intero yacht: una casa da sogno galleggiante, flessibile e ben studiata, ricca ma non opulenta, tecnicamente sofisticata e piacevole alla vista. È, come suggerisce Hot Lab, una perfetta celebrazione delle capacità tecniche di un cantiere in costante crescita e della piena maturità espressiva dello studio di design.
Il team ha elaborato un décor originale, capace di combinare magistralmente geometrie lineari e curve, impiegando materiali naturali e caldi, in contrasto con superfici fredde e raffinate: al faggio e al rovere naturale si contrappone il metallo effetto titanio dei cielini, in una palette di colori chiara e desaturata.
“Le linee sono essenziali, quasi scontate, eppure trovano forza e ricchezza nel continuo contrasto cromatico e materico”, afferma Enrico Lumini, Partner e Head of Design di Hot Lab. Al rigore essenziale del design nordico, Sirena 42M coniuga così l’eleganza mediterranea, con la sua atmosfera morbida e rilassata.
GLI ACCORDI PER LA COMMERCIALIZZAZIONE
L’imbarcazione sarà completata nel 2026. Nel frattempo, il cantiere ha concluso importanti accordi con rinomati broker internazionali. Già nel novembre 2023, aveva incaricato la celebre Northrop & Johnson per la vendita del modello nelle Americhe.
Lo scorso aprile, invece, ha nominato la società Ocean Independence rappresentante esclusiva per l’Europa. Quest’ultima fungerà da intermediaria anche per la vendita del nuovo Sirena 118.
“La costruzione del nostro nuovo superyacht procede senza intoppi, e siamo entusiasti di collaborare con un team così stimato per la commercializzazione in Europa”, afferma Cagin Genç.
“La collaborazione con Sirena Superyachts per il 42M e il 118 in Europa segna l’inizio di un percorso ricco di opportunità straordinarie”, aggiunge Toby Maclaurin, Chief Commercial Officer di Ocean Independence. “Il mercato europeo ha un potenziale enorme, con clienti che apprezzano davvero sia il lusso sia le prestazioni. Siamo entusiasti di unire le forze per contribuire a definire un futuro in cui questi yacht stabiliranno nuovi standard di stile e raffinatezza”.
SCHEDA TECNICA SIRENA 42M
- Lunghezza fuori tutto 42,2 m
- Larghezza massima 8,8 m
- Stazza lorda 434 GT
- Pescaggio a pieno carico 2,55 m
- Autonomia 4.000 NM a 10 nodi
- Velocità di crociera 10 nodi
- Velocità massima 15,5 nodi
- Cabine ospiti fino a 10 (+2) in 5 cabine
- Cabine equipaggio fino a 9 in 5 cabine
- Costruzione scafo in acciaio (grado A)
- Sovrastruttura in alluminio (5083 H321)
- Tipo di scafo Fast Displacement
- Designer esterni Luca Vallebona
- Interior styling Hot Lab
- Architettura navale Van Oossanen
SIRENA YACHTS
www.sirenayachts.com
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