Isola del Giglio: un tuffo nel cristallo
Il Mar Mediterraneo, con la sua molteplicità di specie marine, è una vera scoperta per chi ama “vivere nel blu”. Le sue acque conservano un tesoro di biodiversità, con una ricca varietà di pesci e meraviglie naturali. Tra le perle del Mediterraneo si trova l’Isola del Giglio, situata nel Parco Marino dell’Arcipelago Toscano, nel santuario dei Cetacei, dove non è raro l’incontro con qualche delfino.
L’isola del Giglio, oltre a essere un patrimonio naturale ricco di flora e fauna terrestre, custodisce i suoi tesori più preziosi e suggestivi sotto le cristalline acque del suo mare blu cobalto. Tra grotte, secche e pareti si possono osservare branchi di ricciole, salpe, saraghi, grandi tonni e aragoste, murene e cernie. Un vero acquario naturale che racchiude una bellezza incontaminata, ideale per gli amanti delle immersioni e i fotografi subacquei.
IL PARCO MARINO DELL’ARCIPELAGO TOSCANO E DELL’ISOLA DEL GIGLIO
Il Parco Marino dell’Arcipelago Toscano è uno dei gioielli del Mediterraneo. Si estende per oltre 56.000 ettari e comprende sette isole, tra cui l’Isola del Giglio.
Tuffarsi nelle acque dell’Isola del Giglio è un’esperienza unica e una vera e propria immersione nel cristallo. Le sue acque terse offrono una varietà di punti d’immersione ricchi di organismi e colori che rimangono impressi nella mente di tutti coloro che abbiano la fortuna di poterli esplorare.
Questa zona protetta è caratterizzata da un ambiente marino incontaminato, con una fauna marina unica e un raro tesoro di biodiversità, un luogo magico dove l’immersione assume quasi connotati fiabeschi, grazie alle sfumature del mare e ai colori dei fondali: dalle spettacolari scogliere coralline alle varie specie di pesci e alle tonalità di blu, ogni immersione intorno all’Isola del Giglio è un’opportunità per scoprire la magnificenza della natura sottomarina.
I SITI DI IMMERSIONE PIÙ BELLI DELL’ISOLA DEL GIGLIO
È difficile stilare una classifica, quindi se si ha la possibilità, suggerirei di compiere un tour completo dell’isola per conoscere ogni dettaglio dei suoi fondali.
Se questo non fosse possibile, riporto una breve guida con i miei tre siti preferiti, che può essere d’aiuto a orientarsi nella scelta tra tante bellezze.
1. Punta del Capel Rosso
Sul lato meridionale dell’isola, quest’area comprende due versanti, quello occidentale e quello orientale. Quest’ultimo, in particolare, presenta la più grande formazione di gorgonie di tutto il Giglio. Si parte da un’insenatura sotto il Faro del Capel Rosso dove il fondale si trova a circa 15 metri. Da qui, ci si dirige verso il mare aperto, fino ad arrivare ai 30 metri, dove tutto si tinge del rosso delle meravigliose praterie di Paramuricea.
Immersione adatta a possessori di brevetto di secondo livello.
2. Secca Zampa di Gatto
Il sito si trova sul versante sudorientale dell’isola, tra Punta Corbaia e Punta Torricella, non lontano dalla bellissima Spiaggia delle Caldane. La secca è separata dalla costa da una specie di insenatura sabbiosa. Per raggiungerla si può prendere come punto di riferimento un piccolo scoglio affiorante dall’acqua.
La profondità qui arriva a 27 metri, per poi continuare verso il mare aperto dove il fondale degrada raggiungendo i 50 metri.
Immersione adatta a possessori di brevetto di secondo livello e brevetti tecnici.
3. Secca della Croce
Partendo dalla zona del Porto in direzione nord, superando Punta Gabbianara e Punta della Campana, si incontra uno scoglio di grosse dimensioni, riconoscibile per la particolare incisione a forma di croce. Allontanandosi dalla costa, e tenendo lo scoglio alle spalle, dopo poche centinaia di metri il fondale arriva a circa 12 metri. Nel versante dal lato del mare aperto, la profondità arriva a 40 metri, con un alternarsi di pareti scoscese e dislivelli più gentili man mano che si procede in direzione dell’isola.
Immersione adatta a possessori di brevetto di secondo livello e brevetti tecnici.