Gamberi viola al cognac e finocchio marino: la ricetta
Gamberi viola al cognac e finocchio marino: un piatto gustoso e facile da preparare. La ricetta dello chef Gianfranco Pascucci.
RICETTA GAMBERI VIOLA AL COGNAC E FINOCCHIO MARINO
- Difficoltà: facile
- Preparazione: 15 minuti
- Dosi per: 1 persona
INGREDIENTI
- Gamberi viola: 4
- Olio, sale, pepe: q.b.
- Finocchio marino: 2 rametti
- Scalogno: 1, diviso in due parti
- Pepe nero: 5 grani schiacciati
- Cognac: 1 cucchiaio
- Burro: 1 noce
- Limone: succo di mezzo limone
- Alici: un cucchiaino di colatura
PREPARAZIONE DEI GAMBERI VIOLA AL COGNAC E FINOCCHIO MARINO
Sgusciare i gamberi viola, lasciando intatte la coda e la testa. Condirli con un filo d’olio, pepe e sale. In una padella, far sudare lo scalogno e il finocchio marino nell’olio.
Aggiungere i gamberi rossi e cuocerli per circa un minuto, poi girarli. Unire il burro e aggiungere un po’ di colatura di alici. Flambare il tutto alzando la fiamma e versando il cognac. Togliere i gamberi dalla padella e, nella stessa padella, emulsionare il liquido di cottura con il succo di limone, profumando con pepe nero.
Disporre i gamberi e il finocchio marino su un piatto da portata e condire con l’emulsione preparata.
I gamberi viola si differenziano dal gambero rosso per il loro sapore più delicato. Il succo delle teste ricorda il tartufo bianco e gli aromi di sottobosco. Una cottura veloce permetterà di esaltarne tutte le particolarità. Questa è una ricetta semplice, veloce e facile da realizzare. Il finocchio marino, tipico delle coste del Mediterraneo, dona freschezza e sapore. La colatura di alici aggiunge una sapidità che sa di mare, mentre l’emulsione di burro, cognac e limone contribuisce al successo di un piatto dal gusto raffinato.
LO CHEF GIANFRANCO PASCUCCILa sua carta d’identità riporta “Cuoco di Mare” come segno particolare. Uno chef che diventa interprete rispettoso e al tempo stesso creativo dell’universo territoriale che lo circonda, fatto di mare nella sua accezione più ampia, dalla terra della macchia intrisa di sale fino al profondo delle acque. Pascucci al Porticciolo di Fiumicino è il suo regno, luogo in cui esprime l’estro e la passione per una materia che diventa creta tra le sue mani, capaci di trasformarla in mille forme senza mai andarne a toccare l’essenza più pura.
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