Drifting di primavera: pescare il tonno rosso
Catch and Release, parola che impera parlando di tonno rosso specie quando la stagione delle gare e della “frega” di questi pesci è all’inizio.
Catch and Release, parola che impera parlando di tonno rosso specie quando la stagione delle gare e della “frega” di questi pesci è all’inizio.
La strumentazione elettronica di bordo, per barche impegnative, così come per la piccola barca da pesca, è diventata una variabile fondamentale nel risolvere anche la più difficile giornata in mare. In modo particolare l’ecoscandaglio, la macchina che permette di vedere il fondo e i pesci, è diventato talmente preciso da riuscire a distinguere anche le marcature più piccole che stazionano a stretto contatto col fondo, questo grazie alla sempre migliore tecnologia d’avanguardia che viene utilizzata nella produzione della strumentazione di bordo.
Quando fa freddo la presenza di cefalopodi, seppie in primis, è una costante e la possibilità di insidiarle e realizzare carnieri di tutto rispetto fa sì che i pescatori si cimentino nella tecnica a scarroccio.
Una volta i nostri nonni cercavano questa preda pescando con lenza a mano a piombatura frazionata in una sorta di lento scarroccio con motore acceso. Si creava una lenza che finiva con il classico gamberone da 3.5 il quale era preceduto da una serie di piombi, dal più leggero al più pesante, che riuscivano a far affondare l’esca e farla lavorare nei pressi del fondo.
Il mondo delle competizioni da sempre è fucina di idee e soluzioni tecniche che spesso trovano poi applicazione nella pesca sportiva tradizionale. Nella traina d’altura, dove già di per sé il numero di uscite è limitato sia per la distanza dalla costa, sia per l’oneroso ormai costo del carburante, l’esperienza delle competizioni consente di mettere in pratica accorgimenti ed esperienze di molteplici equipaggi che “testano” contemporaneamente attrezzature ed artificiali, costituendo un vero “banco di prova” utile sia ai neofiti che ai veterani di questa pesca.