Come proteggere la barca e il fuoribordo durante la stagione
Agosto: sole a picco, mare splendido e la barca sempre pronta a salpare. Ma tra un tuffo e una veleggiata, come possiamo proteggere la nostra barca? La stagione è in pieno svolgimento, e proprio adesso – quando la barca viene usata di più – è il momento giusto per non abbassare la guardia.
Perché i nemici dell’estate sono subdoli: raggi UV, salsedine, calore e umidità. In questo articolo vi spiego come proteggere efficacemente la vostra barca e, soprattutto, il vostro motore fuoribordo.
1. PROTEGGERE LA BARCA: I TELI DI COPERTURA
Potrà sembrare banale, ma coprire la barca (o almeno le sue parti più esposte) quando è in porto è una delle pratiche più efficaci per conservarla al meglio. I raggi UV, lo sporco trasportato dal vento, la pioggia carica di agenti inquinanti e la semplice esposizione prolungata al sole possono danneggiare superfici, plastiche, cuscinerie e strumenti elettronici.
Un telo traspirante di buona qualità evita l’accumulo di calore sotto coperta, protegge le verniciature, rallenta l’invecchiamento del gelcoat e contribuisce a mantenere gli interni asciutti e freschi.
Stesso discorso per il fuoribordo: una cuffia coprimotore, ben aderente e resistente agli agenti atmosferici, può fare la differenza tra un motore che invecchia in bellezza e uno che si degrada rapidamente. Anche durante le soste brevi, è buona abitudine coprirlo: un piccolo gesto che previene danni importanti nel lungo termine.
2. RISCIACQUO CON ACQUA DOLCE A OGNI RIENTRO
Lo ripeterò all’infinito: la salsedine è corrosiva. Anche per le barche che restano in acqua, è fondamentale risciacquare ogni parte esposta, fuoribordo incluso, dopo ogni uscita. Le particelle saline si depositano ovunque, anche dove non si vede: tra le viti, sotto le guarnizioni, lungo i cavi elettrici. L’acqua dolce aiuta a rallentare l’ossidazione di metalli, preserva guarnizioni, gommini, guaine elettriche e riduce l’accumulo di sale su gelcoat, acciai e superfici cromate. Questo semplice gesto migliora anche l’estetica della barca, rendendola sempre presentabile.
Per il motore, ricordate di lavare con cura l’esterno (evitando getti ad alta pressione che potrebbero danneggiare componenti sensibili) e, se possibile, effettuate un ciclo di risciacquo interno con acqua dolce utilizzando gli appositi connettori o bacinelle. È un’operazione semplice, ma di grande impatto sulla durata del motore.
3. CONTROLLI SETTIMANALI: PICCOLE ATTENZIONI, GRANDI RISULTATI
Una volta a settimana prendetevi 10 minuti per fare un check veloce, ad esempio, a:
- Livello dell’olio e stato dell’elica;
- Presenza di crepe o corrosione su piede e calandra;
- Tenuta dei tappi di scarico e dei flap.
Queste semplici verifiche permettono di individuare subito eventuali anomalie e risolverle prima che si trasformino in problemi costosi o addirittura in fermi imprevisti. In più, un controllo regolare migliora la vostra confidenza con l’imbarcazione: conoscendola meglio, si naviga con maggiore sicurezza e consapevolezza.
4. VENTILAZIONE: ANCHE L’ARIA FA LA SUA PARTE
Una barca chiusa sotto il sole può diventare un forno. E l’umidità residua, unita alle alte temperature, crea l’ambiente perfetto per muffe, cattivi odori e deterioramento dei materiali interni.
Lasciate sempre qualche boccaporto o oblò leggermente aperto (se le condizioni lo permettono), o utilizzate dispositivi di ventilazione forzata a basso consumo, come ventole solari o piccoli aeratori elettrici. In alternativa, anche i semplici deumidificatori in gel o sali possono aiutare.
Ricordate che tessuti, legni e pannelli elettrici soffrono molto l’umidità stagnante: la ventilazione protegge non solo il comfort, ma anche la funzionalità della barca.
5. CONTROLLARE E LUBRIFICARE I PUNTI CRITICI DEL FUORIBORDO
Durante la stagione, alcuni punti del motore meritano un’attenzione in più:
- Snodi e leve di accensione/inversione;
- Piedino del trim;
- Perni e raccordi esposti.
Applicare regolarmente grasso marino o spray lubrificanti specifici aiuta a mantenerli funzionanti, prevenendo grippaggi, cigolii e usura precoce.
Utilizzare prodotti di qualità fa la differenza, soprattutto in condizioni di utilizzo intensivo come quelle estive.
Agosto è il mese in cui si naviga di più, ma anche quello in cui barca e motore “soffrono” maggiormente: il calore, le ore di esercizio e il salmastro mettono a dura prova ogni componente.
Con pochi gesti costanti – coperture, risciacqui, ispezioni, prodotti giusti – possiamo mantenere la nostra imbarcazione in forma perfetta fino a fine stagione… e prepararci senza stress al rimessaggio autunnale. Dopotutto, prendersi cura della propria barca significa godersela di più, più a lungo e con meno spese inattese.