Mito 40 di MV Marine: la prova in mare con tre Honda BF300 V8
Un battello nato per crociere a largo raggio senza problemi ad affrontare il mare. Comfort a bordo sia diurno che notturno in una miscellanea di combinazioni di ambienti che accontentano tutti e tutte le necessità. E la possibilità di motorizzarlo fino a 1.350 cavalli per ottenere alte prestazioni. Questo è il Mito 40.
Raccontare di MV Marine, di cui MV è l’acronimo di Motonautica Vesuviana, è un po’ come ripercorrere la storia della gommonautica degli anni Novanta. È parlare della passione verso i gommoni che un certo Ing. Vincenzo Nappo ha sempre nutrito. Di quando lui stesso, operando in ambito civile da libero professionista, amava trascorrere il suo tempo libero in mare, insieme a un gruppo di appassionati gommonauti allora molto famosi. Da ingegnere qual è, però, abituato a rilevare ciò che non va e a sistemarlo, Vincenzo Nappo cominciò a vedere la possibilità d’intervenire su alcuni elementi al fine di rendere più piacevole la navigazione di tutti, non solo la sua.
Pertanto, nel 1994 decise di dare vita alla Motonautica Vesuviana, basandola su principi tecnologici innovativi, per trasformare quelli che allora si chiamavano banalmente “gommoni” in piccoli gioielli naviganti. Il focus aziendale è sempre stato improntato sul comfort di bordo, anche in presenza di mare mosso, e sulla possibilità di praticare il campeggio nautico, una passione, questa, dell’ingegnere. Ci vollero quasi 4 anni prima che, nel 1998, il primo prototipo di battello rigido venisse presentato al pubblico (si trattava dell’MV 700), ma da allora il cantiere non si è più fermato.
Tanti i cambiamenti avvenuti in trentuno anni, dalla sede ai macchinari, tra cui l’acquisto nel 2004 di uno dei primi centri di controllo numerico della CMS, così come l’adozione del metodo dell’infusione delle resine e RTM, con una produzione che via via si adeguava a dette innovazioni. Fino al 2010, quando venne data vita alla gamma Mito, una serie nata per fare un ulteriore salto di qualità nel campo dei grandi RIB. È a quel punto che i gommoni MV Marine sono diventati veri e propri mezzi cabinati dotati di comfort per grandi imprese, per navigazioni con ogni condizione di mare e con la possibilità di pernotto a bordo in ambienti dedicati. Una svolta che ha portato il cantiere a vincere, nel 2015 con il Mito 45, l’ambito premio di “gommone dell’anno”.
La serie Mito oggigiorno conta ben 5 modelli, con misure che partono dagli 8,65 metri del Mito 29 sino ai 13,50 del Mito 45, l’attuale ammiraglia.
Noi siamo andati a Ostia (Roma), in occasione del meeting Honda indetto per far conoscere alla stampa i nuovi motori BF300 V8, per provare il modello che sta appena sotto l’ammiraglia, il Mito 40. Eccolo, in tutto il suo splendore.
Cominciamo dalla tecnologia che, come già detto, sfrutta ormai da tempo il sistema d’infusione per quanto concerne la resinatura, molto più preciso e in grado di far sì che ogni modello che esce dallo stampo sia praticamente uguale all’altro. Ma non solo, con l’infusione si ottiene anche un minore spreco di resina e una conseguente minor emissione di vapori nell’aria, e i manufatti così ottenuti sono inoltre più leggeri e robusti.
Per quanto concerne il tessuto gommato, viene impiegato quello che è considerato da sempre il top del mercato, ossia un tessuto della Pennel & Flipo da 1.670 dtex. I tubolari sono realizzati con 8 compartimenti stagni regolati da altrettante valvole dal basso profilo e hanno diametro differenziato (poppa/prua), passando dai 68 ai 52 centimetri. Il peso del Mito 40 complessivamente si attesta sui 4.000 chilogrammi, senza motori. Diverse le possibilità cromatiche tra cui scegliere. Quella basica prevede carena e coperta di colore bianco, tubolari di colore Military Grey e White, con inserti Grey, loghi White o Military Grey, e tappezzerie o di colore White o Biscuit. Ma se si vuole customizzare il battello, è possibile attingere dal listino degli optional per trovare la soluzione più consona ai propri gusti.
Il gommone in prova è ricco di accessori, molti dei quali sono optional, come ad esempio il t-top che riveste l’area di pilotaggio, ma c’è anche tanto di serie, tutto l’indispensabile e anche qualche cosa di più, come il tavolo esterno, il bagno separato con WC, il musone di prua con verricello elettrico, il frigorifero da 90 litri, la timoneria idraulica e la copertura del pozzetto in Evoteak. Ma andiamo a fare un rapido giro a bordo. Cominciamo da prua, dove la plancetta in vetroresina supporta il verricello elettrico e il musone in acciaio su cui poggia l’ancora.
Trattandosi di una coperta walkaround, per scendere in pozzetto si gira attorno alla tuga, camminando sui passavanti rivestiti di teak sintetico. Tuga tra l’altro interamente occupata dal solarium “a sdraio” con la sommità inclinata ospitante due poggiatesta incassati. Ai piedi della cuscineria si intravedono il passo d’uomo che dà luce e aria alla cabina sottostante, e il gavone del calumo.
Entro in pozzetto, un’area condivisa tra quella di pilotaggio e la dinette. In quest’ultima spicca il grande divano a giro, interrotto nell’angolo destro a poppavia dai gradini che accompagnano ai motori e al prendisole. Eh sì, perché qui è presente un secondo solarium che sormonta totalmente un ampio gavone stiva. Il coperchio si apre attraverso un comando elettroidraulico ed è qui che, opzionalmente, è possibile attrezzare l’area come seconda cabina notte. Un ambiente in grado di ospitare due/tre persone per una vacanza in famiglia o tra amici. Ma non solo, perché nella parte inferiore del coperchio si è trovato il modo di fissare il tavolo in modo razionale, stabile e facile da prendere, senza averlo in mezzo ad altre cose.
Ancora più a poppa ci sono le plancette bagno strutturali, di cui una fornita di scaletta bagno a scomparsa e doccetta. Torno a centro scafo, in postazione di pilotaggio. Le sedute sono doppie, a poltroncina con cuscino anteriore sollevabile. Sono fissate su di un cassero che nella parte posteriore ospita il lavello e opzionalmente i fuochi. In basso invece due frigoriferi, di cui uno di serie e l’altro opzionale.
La console del Mito 40 ha linee sinuose ed è estremamente funzionale, con piani studiati per accogliere bussola, strumenti motori, MFD, interruttori, radio, comandi bi-leva e anche il joystick. Gli interruttori per la gestione delle funzioni elettriche sono tutti incassati sulla parete frontale inclinata. Di serie viene fornito un parabrezza basso, quello più alto è optional. Come detto, questo esemplare è munito di t-top supportante le casse dello stereo, luci e antenne. Bella la sua linea sportiva, per ottemperare con stile a una protezione utile contro il sole cocente.
Devo ancora scendere in cabina. Faccio scorrere la porta in acrilato al lato del posto guida e mi affaccio. Il colpo d’occhio mi porta al pannello interruttori subito a sinistra, all’oblò di aerazione e, in profondità, al letto matrimoniale per due/tre persone. L’ambiente è arricchito da specchio a parete e faretti, e sono presenti finestre che illuminano in modo naturale di giorno. Un paio di cassetti alla base del letto consentono di sistemare oggetti o capi di abbigliamento. L’altro locale separato, a destra dell’ingresso, è la toilette, completa di WC marino, lavello, rubinetto miscelatore, specchio e doccia. Non manca nulla!
LA PROVA DI NAVIGAZIONE
Resta da fare il test in acqua, una prova che tra l’altro mi consente di misurare la potenza e l’esuberanza di ben tre fuoribordo della nuova era Honda. Si tratta dei BF300 V8, derivanti dal BF350 V8, ossia motori nati per il mare, estremamente prestazionali, ma che possono sempre contare sulla tecnologia ECOmo per consumare “il giusto” entro un range di giri predefinito. Otto cilindri possenti ma silenziosi, imponenti come massa ma ben amalgamati con il battello anche per la loro livrea Grand Prix White, che si sposa perfettamente con il gelcoat delle parti in vetroresina.
Il cielo è coperto, c’è una lieve brezza che anticipa una perturbazione che poi arriverà nei giorni seguenti, e il mare al momento del test è calmo. A bordo del Mito 40 siamo in tre persone, imbarchiamo 240 litri di carburante degli 800 disponibili e 50 litri di acqua su 230 di capacità, oltre alle solite dotazioni di sicurezza e, appunto, al t-top. Bene, pronti e via.
Come agisco sui comandi elettronici iST la risposta dei motori è prontissima e in soli 3,5 secondi ci troviamo in planata. La massa complessiva, motori compresi, è sicuramente intorno alle 5,5 tonnellate, ma i fuoribordo sembrano sentirli appena. La planata verrà poi mantenuta in scaduta fino a un limite di 14 nodi, intorno ai 2.200 giri. La navigazione è fluida e divertente, e più si pigia sui comandi elettronici e più ci si sente spinti verso gli schienali dei sedili, a comprova di un’esuberanza notevole.
A 3.000 giri entra in funzione l’ECOmo e quindi guardo subito lo strumento in console per capire quale sia il benefit tra prestazione e consumi. Lo strumento analogico mette in risalto un valore di 20 nodi e un consumo globale di 104,4 litri/ora. Possono sembrare tanti, ma dividendoli per i tre motori installati a poppa esce fuori un consumo a motore di 34,8 litri/ora. Però considerate che si tratta di un valore intermedio, nel senso che poi, passando a 3.500 giri, ossia 500 giri in più, la velocità sale decisamente a 32 nodi invece dei precedenti 20, ma i consumi in pratica rimangono invariati a 35 litri/ora/motore, per un totale di 105 litri/ora.
Consumi che arrivano a 56,4 litri/ora/motore a 4.000 giri e con una velocità di 35,5 nodi. Da qui in poi esce di scena l’ECOmo, alzo i trim al 25% della loro corsa, la carena si scarica e i nodi salgono prima a 42, poi a 46 e infine a 49, velocità top raggiunta a 5.200 giri, con un consumo di 105 litri/ora/motore per un totale di 315 litri/ora. Mancano quasi 800 giri all’appello, ma si presume che ci sia ancora da trovare il corretto abbinamento delle eliche. E poi ci sono 450 cavalli in meno rispetto alla potenza massima applicabile!
Sotto il profilo comportamentale del battello c’è poco da dire. Il Mito 40 è un RIB su cui ci si sente sicuri e ben protetti. Fatto bene, con i dettagli al punto giusto, una buona impostazione di guida e i comandi tutti sotto mano. Si rimane asciutti in coperta, anche quando azzardo qualche virata stretta per poi riprendere velocemente la traiettoria iniziale. Ripasso sull’onda da me stesso creata, provo l’impatto di prua e di mascone, ma schizzi non ne arrivano.
I motori sono una conferma della qualità del prodotto. È ovvio che, se vengono spinti al massimo, i motori consumano. Ma se si riesce a mantenere un regime di ECOmo, be’, le cose cambiano favorevolmente.
ALLESTIMENTO MITO 40 |
STANDARD: tavolo esterno; allestimento cabina di prua in legno laminato con letto matrimoniale, armadio, divanetto e illuminazione; parabrezza basso; bagno separato con WC; musone di prua in VTR con verricello elettrico, ancora e catena; seduta pilota e copilota; cassero con lavello e frigo da 90 litri; dinette con divano e prendisole di poppa; cuscineria completa in spugna a cellule chiuse; coperchio gavone con pistoni idraulici; timoneria idraulica a doppio cilindro per motore; impianto carburante 800 litri; sistema elettrico 12V con comandi sulla plancia di comando; impianto acqua dolce da 230 litri con autoclave e doccetta; impianto acque nere e grigie; doccia esterna; bussola; oblò; bitte; scaletta in acciaio; corrimano in acciaio; luci di cortesia e navigazione; pozzetto con Evoteak; passerella manuale a scomparsa; gonfiatore e pagaie; kit di riparazione; colorazione standard di carena bianco; colorazione standard tubolari Military Grey/White; colorazione standard tappezzeria White o Biscuit; inserti Grey e loghi White oppure Military Grey. |
OPTIONAL: T-top in composito; parabrezza alto; secondo frigorifero da 75 litri; piano cottura due fuochi; arredo bagno; impianto caricabatterie da 220V; impianto gonfiatore elettrico 220V; allestimento cabina di poppa; impianto acqua calda con boiler; A/C per cabina di prua; autopilota; flap con attuatori elettrici; contacatena con verricello elettrico; seduta pilota e copilota regolabile con sistema elettrico; impianto stereo con comando a distanza; luce a LED subacquea a poppa; chaise longue con movimento elettrico. |
SCHEDA TECNICA MITO 40
- Lunghezza f.t. 12,14 m
- Larghezza f.t. 3,86 m
- Larghezza interna 2,50 m
- Compartimenti stagni 8
- Diametro tubolari 0,68 / 0,52 m
- Portata persone 16
- Potenza massima installabile 1.350 HP
- Peso scafo a vuoto 4.000 kg
- Capacità serbatoio carburante 800 l
- Capacità serbatoio acqua 230 l
- Categoria omologazione CE B
- Prezzo scafo a partire da € 245.500,00 + IVA
- Prezzo motore Honda BF300 V8 € 34.233,00 + IVA
MV MARINE
Via Saudone 80040
Striano (NA)
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