Assomarinas impugna il Decreto Ministeriale: no all’aumento del 25% sui canoni demaniali
Assomarinas è l’associazione italiana porti turistici aderente a Confindustria Nautica e Federturismo Confindustria. In attesa che si trovino possibili soluzioni al problema dei canoni demaniali, attualmente in corso di studio dal Ministero dei Trasporti, l’associazione ha deciso di impugnare il Decreto Ministeriale sull’aumento del 25% dei canoni demaniali. Questo per evitare di incorrere nella scadenza dei termini per il ricorso.
Il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, dichiara in merito: “Le imprese portuali turistiche italiane sono ancora stremate dal periodo di crisi che hanno attraversato nel decennio 2010-2020, quando il fallimento di Lehman Brothers fece crollare i valori immobiliari e la tassa del Governo Monti aggravò la crisi della nautica da diporto. In quel lungo periodo le nostre tariffe si sono drasticamente ridotte o sono rimaste bloccate. E la maggior parte delle imprese ha dovuto essere rifinanziata dai soci o affrontare complesse procedure concorsuali. Non possiamo, quindi, sostenere ora un improvviso aumento del 25,1% dei canoni demaniali basato su un’interpretazione delle modalità di adeguamento Istat che include il dato anomalo, ed eccezionale, dell’incremento del prezzo delle materie prime, anziché basarsi sul semplice dato dell’inflazione sui beni di consumo.”
Il Presidente aveva già incontrato, assieme a una delegazione di associati esperti in materia, il Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto. L’incontro era avvenuto nel quadro delle consultazioni per le valutazioni degli emendamenti riferiti proprio alla riforma delle concessioni demaniali da inserire nel Decreto Milleproproghe. In quel frangente si è ribadita la non applicabilità della Direttiva Bolkenstein alla portualità turistica.
Dunque, sono da attendere gli sviluppi che seguiranno alla decisione di impugnare il Decreto Ministeriale.