Il golf a Firenze è il Circolo del Golf dell’Ugolino
Se esiste un luogo in cui collocare l’arrivo del golf in Italia è probabilmente Firenze: le prime 18 buche, infatti, furono realizzate sui terreni dei Principi Demidoff, a nord della città.
Dal 1934 le vie Chiantigiane furono poi teatro naturale per il percorso, bellissimo, che da allora si snoda sinuoso tra le colline alle porte della città Medicea: Circolo del Golf dell’Ugolino, che da quasi 100 anni è un punto di riferimento per gli appassionati.
Il campo è stato disegnato dai “golf architects“ Cecil Blandford e Peter Gannon, che hanno concepito un percorso di 18 buche non incentrato sulle distanze, ma sul tecnicismo.
Sfidare questo campo infatti, richiede molta preparazione: le caratteristiche naturali delle colline del Chianti, non lasciano spazio all’errore: il bosco, gli ulivi, il frutteto, i green piccoli e ben difesi dai bunker ed i fairway in pendenza, rendono questo campo molto impegnativo, oltre che particolarmente piacevole per chi lo attraversa. E se la storia del Club è interessante, la sua storia sportiva è anche più emozionante. Annovera tra le tante competizioni disputate anche l‘Open D’Italia del 1983, il 40° open, che resta sempre il più affascinante torneo mai svolto in Italia. I soci più anziani del circolo ricordano ancora quei momenti, il torneo fu vinto da Bernard Langer in un appassionante play-off con Ballesteros e Sandy Lyle. Giocarono sui fairway dell’Ugolino Greg Norman, Sam Torrance, Pinero, Canizares, Brown oltre ai nostri italiani Costantino Rocca e Baldovino Dassù.
Nel 2009 il Coni ha insignito il Circolo del Golf dell’Ugolino con la medaglia d’oro al merito sportivo consegnando al Circolo il Vessillo olimpico. Ad oggi conta 700 soci e tra questi i discendenti delle più rinomate famiglie fiorentine. Chi ritiene il golf uno sport âgè si dovrà ricredere poiché è fervenete la partecipazione giovanile: sono oltre 80 i giovani ragazzi dai 6 ai 18 anni iscritti al club che praticano regolarmente questo sport anche ad alti livelli e tre dei quali nella Nazionale.
Fiore all’occhiello è, infatti, il campo pratica con un driving range principale di 15 postazioni scoperte e sette coperte, vicino ad una grande pitching-area dove si trova un altro battitore con molte postazioni. Inoltre c’è un’ampia zona putting-green, un bunker e la possibilità di praticare gli “approcci” da molte altre posizioni.
La club house del circolo è un edificio anni ‘30, di architettura tipicamente razionalista, l’immobile è sotto la tutela della Soprintendenza ai Beni Culturali ed ambientali di Firenze che ne preservano l’integrità.
Rispetto al campo è in posizione strategica: lo sovrasta da un poggio circondato da cipressi e pini, con le 18 buche che tutt’intorno si susseguono. Il primo piano della struttura ospita il bar, il ristorante e la terrazza dalla quale si gode una vista privilegiata sulle colline.
E’ provvista anche di una piscina, anch’essa opera razionalista di grande pregio architettonico e tutelata dalla Soprintendenza: si trova vicina alla club house e un particolare non trascurabile è il trampolino e la piattaforma per i tuffi disegnati dal grandissimo architetto Pier Luigi Nervi. Il servizio ristorante, affidato ad una famiglia di origini campane, è sempre attivo a qualsiasi ora del giorno. Un ricco calendario di gare e di eventi è sempre disponibile e ben fornito. E dunque non è un puro caso se il famoso giornalista del New York Times, Chris Santella, lo ha inserito nei 50 campi da golf in cui giocare prima di morire.
CIRCOLO GOLF UGOLINO
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