Il nuovo sea living secondo Pierpaolo Lazzarini
Ufo galleggianti, capsule motorizzate, mega yacht dalle linee avveniristiche, automobili elettriche a forma di igloo, case interattive, realtà avanzate.
Potrebbe sembrare una pagina scritta da Asimov o un film di Robert Zemeckis, invece ci troviamo a passeggiare tra idee e realizzazioni di un giovane visionario nostrano, appassionato tra le altre cose di videogiochi, fumetti, automobili e il cui mantra è “Think about the future, never forget the past.”
Si tratta del designer Pierpaolo Lazzarini, classe 1982 e un curriculum di tutto rispetto che conta un master in Car Design and Mobility a Milano e collaborazioni con grandi nomi dell’automotive, del settore nautico e dell’interior design.
Lazzarini ama il mare e crea soluzioni per viverlo nel modo più originale possibile, ecco perché i suoi progetti sono avanti anni luce, proprio come il suo amato Giappone, ed ecco perchè, tra gli altri motivi, dall’asfalto delle quattro ruote ha deciso di virare sull’acqua.
Sfogliando il suo portfolio è impossibile non rimanere affascinati da progetti di mega yacht dalle forme spaziali e da render di automobili come quelle che si vedono al cinema, nei film della Marvel.
“La nautica è sempre la stessa da anni: ad eccezione di Luca Bassani Antivari che con Wally Yachts ha rivoluzionato negli anni ’90 lo shape delle imbarcazioni, le forme rimangono comunque molto standard.
A parte l’utilità dell’auto come mezzo di trasporto, quello che accomuna il settore automotive e quello nautico è il piacere di comprare solo per il gusto di farsi vedere: una Ferrari va veloce, è scomoda, però attira l’attenzione e lo stesso vale per la nautica” ci spiega Pierpaolo, che avendo fatto tesoro dell’esperienza come designer in Audi, nel 2009 vince il Designer Show all’Autodromo Nazionale di Monza con il primo concept della ormai celebre Jet Capsule.
Jet Capsule, lo yacht ecologico più piccolo del mondo, lungo 7,5 mt e largo 3,5 mt, può trasformarsi in un mezzo di svago, in un taxi acquatico, in un mezzo di soccorso, o in qualsivoglia “capsula” a seconda delle esigenze del cliente.
Un incontro fortuito con l’odierno socio Luca Solla, che ha creduto sin da subito nel progetto, ha reso possibile la realizzazione e le successive commissioni dei miniyachts che oggi navigano in Russia, Spagna, Cina e Messico, ma non ancora in Italia, vista la difficoltà nel far capire e apprezzare agli acquirenti la mole di lavoro che c’è dietro la costruzione dell’imbarcazione, interamente a mano e che richiede almeno sei mesi.
“Uno yacht di 150 metri può ricevere 20-30 foto da qualcuno che non l’hai mai visto: quando arrivi con Jet Capsule tutta la spiaggia si alza in piedi e corre a guardarlo. Ha un potenziale incredibile, può essere un potente veicolo di marketing” ci spiega Pierpaolo “C’è gelosia nell’ambito nautico: a Montecarlo distoglievamo l’attenzione dai grandi yachts tanto da non farci neanche attraccare. La Jet Capsule la si compra soprattutto per farsi vedere, sembra qualcosa che viene davvero da un altro pianeta.”
L’idea di U.f.o. (Unidentified Floating Object) nasce ancor prima, ma è stata renderizzata per la prima volta solo nel 2011: inizialmente con un diametro di 12.5 mt, il 2.0 è grande il doppio con un diametro di ben 20 mt e una superficie di 314 mq tanto da poter ospitare fino a 100 persone, magari per un party a bordo, considerando che uno yacht di 20 mt ne può ospitare massimo 20.
Il disco galleggiante in fibra di vetro e carbonio è composto da una piattaforma centrale alta 75 cm, dove sono stivate 16 batterie che alimentano i motori elettrici posti al di sotto, e due mezzi gusci alti entrambi 5 mt: in superficie si trova la zona giorno, 80 mq che possono ospitare la reception di un resort di lusso, una palestra, una spa, un ristorante, oppure cucina, bagno e salone della propria casa, mentre sott’acqua con vista fondale, troviamo altri 50 mq di spazio vivibile, per una romantica camera da letto con vista marina esclusiva.
Le possibilità di customizzazione di U.f.o. 2.0 sono infinite: potrebbe essere una villa bifamiliare, una quadrifamiliare, un resort esclusivo situato in un atollo dei Caraibi, il deck esterno potrebbe essere trasformato in un giardino, una pista ciclabile, oppure essere ricoperto in teak. Infinite sono le possibilità di stiva e illimitata l’autonomia energetica grazie alle soluzioni rinnovabili come i pannelli solari e le turbine idroeoliche.
La villa galleggiante equipaggiata con due motori elettrici da 80 hp può navigare ad una velocità massima di 9 nodi, ed il costo stimato per il prototipo è di circa un milione di euro: presto verrà organizzata una campagna di crowdfunding per vendere le notti a bordo e per poter essere i primi ad alloggiarvi.
Pierpaolo Lazzarini ama definirsi un’artista, un inventore, e non possiamo dargli torto. Il suo lavoro nel mondo della nautica non termina qui anzi, confessa “Ho tre o quattro idee che ancora non posso pubblicare, ma sentirete ancora parlare di me, il settore nautico mi piace e continuerò a lavoraci, se tutto va bene entro la fine dell’anno vedrete un 50 metri da me firmato.”
Lazzarini Design
Tel. +39 333 2324547
www.lazzarinidesign.net – www.jetcapsule.com
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