Condividere per vincere: il 57° Salone Internazionale di Genova si rinnova
Sharing for Win: è con questo motto che Carla Demaria e Alessandro Campagna hanno concluso la conferenza stampa che si è svolta lo scorso 10 aprile, presso il Palazzo della Meridiana di Genova, per la presentazione delle novità che riguarderanno la 57^ edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova in programma dal 21 al 26 settembre prossimi e dedicato al Maestro Carlo Riva, in un commosso e doveroso omaggio al Patron della nautica mondiale.
Tutte le istituzioni presenti, dalla Presidente di Ucina Confindustria Nautica Carla Demaria a Giovanni Toti, Governatore della Regione Liguria, hanno espresso il loro assoluto consenso al proseguimento di una tradizione che compie 57 anni: ne è emerso il riconoscimento unanime di una storia lunga più di mezzo secolo che fa di questo appuntamento annuale una vera e propria istituzione.
Toti infatti ha dichiarato “Non potrò assistere di persona a tutte le prossime edizioni, ma voglio lasciarlo a figli e nipoti di questa città. Oggi sono maturi i tempi per ragionare sul futuro. Le Istituzioni dovranno mettere in condizione Ucina di avere la certezza granitica come esiste il Natale, la Pasqua e la Festa della Repubblica che a Genova si fa il Salone della nautica”.
Una forte ambizione, fondata sulla base di grandi progetti, permea il quadro del prossimo evento nautico genovese, Paolo Emilio Signorini, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale, ha confermato che “entro l’anno saremo in grado di dare ad Ucina l’orizzonte temporale che merita e il respiro strategico all’area della Nuova Darsena”.
Inoltre gli ultimi dati pubblicati da Icomia, Federazione Mondiale della Nautica da Diporto, riguardo la tendenza del mercato nautico mondiale, testimoniano il consolidamento della ripresa del mercato Italiano ed il ruolo dell’Italia come hub internazionale per la nautica da diporto.
Carla Demaria, visibilmente ottimista visti i numeri del Salone 2016, spiega come 50 milioni di contratti (+26% rispetto al 2015) siano stati stipulati immediatamente a valle del Salone, nei 60 giorni successivi alla chiusura (dati Assilea sul leasing nautico) “basterebbe solo questo per rifare il salone” afferma. Si tratta, senza mezzi termini, del Salone più visitato del Mediterraneo, la 56^ edizione ha registrato ben 127.190 visitatori, oltre 800 espositori e 1.000 le imbarcazioni esposte con oltre 2.416 prove in mare “Spesso la percezione non è corretta e bisogna correggerla: non è un salone italiano a cui vanno solo gli italiani – segnala Demaria – sono venuti 33.000 stranieri nel 2016 una media del 26,2% superiore alla media delle altre fiere. Non si tratta di un nostro auspicio, è la mutata percezione delle imprese a dimostrarlo – ha proseguito Carla Demaria – abbiamo aperto ufficialmente le iscrizioni lo scorso 21 marzo e l’82% degli espositori ha già confermato la partecipazione, e il 51% di loro ha richiesto più spazio sia a terra che in acqua. Il Padiglione B terreno, nell’arco di 12 ore, è andato in overbooking e questo non sorprende perchè chi produce fuoribordo sa che il loro è un segmento in forte crescita.
Abbiamo, inoltre, ricevuto conferme di nuove partecipazioni da cantieri esteri, tra i quali Galeon, Regal, Sea Ray, Wellcraft, Glastron, Four Winns e Scarab Boats”.
Un Salone, il 57°, fatto di novità e nuove proiezioni “Un genovese molto famoso del mondo ha deciso di regalare al salone di Genova una sua personalissima visione – annuncia fiera Carla Demaria – Una visione fatta di mare, sole, vento e arte la quale quest’anno accoglierà i visitatori e farà gli onori di casa.”
L’interpretazione della rivalutazione artistica, concepita niente meno che dall’architetto Renzo Piano, sarà affidata ad un altro grande architetto italiano, Paolo Brescia, dello studio OBR di Milano, che ha curato, tra l’altro, la terrazza della Triennale di Venezia”.
E’ stato lo stesso Paolo Brescia a presentare durante la conferenza stampa l’idea dello studio in collaborazione con Piano “Ogni progetto è uno sforzo collettivo e devo ringraziare tutti quelli che ci stanno lavorando. Questa è una presentazione solo parziale, nei prossimi mesi ci saranno tante sorprese. L’approccio alla base del progetto è stata una mia personale idea di Salone: questo incontro è sempre stato, si da quando ero piccolo, l’evento urbano che coinvolge la città per una settimana, una grande festa dove Genova diventa il centro del mondo, una piazza sul mare.Quello che vogliamo creare con questa visione è uno spazio pubblico urbano che possa avvicinare la città al mare e, al tempo stesso, il salone alla città: nulla di monumentale ovviamente, pensiamo a qualcosa che abbia a che fare con gli agenti atmosferici del mare, non più uno spazio da attraversare, ma uno spazio dove poter riscoprire il piacere di trovarsi in pubblico sul mare.”
Saranno tre gli interventi sostanziali introdotti dall’architetto: un giardino mediterraneo aromatico, un‘installazione multisensoriale fatta di cento alberi di barca a vela che possa creare un campo sonoro in grado di ampliare i suoni del mare, una sorta di organo a canne marino, ed infine un’opera d’arte collettiva volta a rivalutare il vecchio Redwall affinché possa tornare ad essere non più un muro che copre un padiglione, ma una grande tela bianca che verrà riempita da un famoso street artist. “Il mare come bene comune è il capitale sociale al quale vorremo aderire” conclude Brescia.
Un nuovo layout, dunque, andrà ad incorniciare il quadro di Genova 2017, presentato dal Direttore Commerciale Alessandro Campagna “Io ho una visione più tecnica del Salone. Per lo sviluppo abbiamo puntato su due driver fondamentali: il primo è quello di creare dei servizi dedicati ad ogni singolo target, poiché vogliamo che ogni visitatore viva nel nostro prodotto un’esperienza unica, il secondo è un bellissimo obiettivo ovvero la necessità dell’aumento dello spazio espositivo sia in acqua che a terra. Ci stiamo riappropriando di tutte le banchine espositive nella loro massima estensione, vogliamo aumentare per il 2017 i posti barca nella parte espositiva da 50 a 80, geografia che consentirà ad ogni singolo brand di avere la perfetta corrispondenza tra spazio a terra e poppa delle imbarcazioni ed inoltre di creare una situazione di parità di spazi a disposizione tra i vari marchi.
Il terzo obiettivo, dal 2018, è di creare 60-70 ormeggi per imbarcazioni superiori ai 15 mt. Per gli spazi a terra una della aree in cui aumenteremo lo spazio sarà nella tensostruttura in modo da ricavare 2.500 mq espositivi, sia per accogliere nuovi espositori sia per le imbarcazioni a terra.”
Sarà creato, inoltre, un grande boulevard che dall’ingresso porterà nel cuore della nuova darsena per accogliere i clienti in una zona lounge dove le eccellenze del Made in Italy contamineranno tutta l’area.
Una logica espositiva che vada a coniugare perfettamente gli spazi a terra e quelli in mare, ma che lasci al tempo stesso ad ogni brand e settore la propria personalissima identità e perfetta visibilità, in un’originale gioco di intrecci tra natura e urbanità, non più un Salone Nautico ma un vero e proprio percorso esperienziale.