Approdi più sicuri e confortevoli in Italia
Molti approdi, vista l’assenza quasi totale di traffici marittimi nel periodo di fermo dovuto al lockdown, hanno deciso di ristrutturare gli impianti, ormai datati, o pianificare nuovi insediamenti diportistici.
In tutta Italia sono molti gli insediamenti galleggianti che stanno prendendo forma, fiduciosi che la ripresa premierà chi avrà investito sul miglioramento dei propri servizi.
Ingemar, che da oltre 40 anni è leader nella produzione di pontili e frangionda galleggianti, si trova in prima linea nella realizzazione di molti di questi lavori, quali:
- il nuovo Marina di Cala Balbiano a La Maddalena;
- il Marina Cala dei Sardi;
- a Punta Nuraghe;
- Porticciolo;
- Cala Gavetta;
- Porto Pozzo;
- Buggerru in Sardegna;
- San Leone in provincia di Agrigento;
- a Scoglitti in quella di Ragusa in Sicilia.
Inoltre, anche i nuovi ormeggi all’Arsenale di Venezia per i mezzi navali del nucleo natanti dell’Arma dei Carabinieri commissionati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e quelli per la Polizia Municipale al Tronchetto.
Tra i lavori di Ingemar troviamo anche:
- gli approdi a S. Maria del Mare di Pellestrina, Forte Marghera, a Porto Tolle;
- il porto galleggiante di Molo Pagliari a La Spezia;
- la messa in sicurezza della darsena “La Madonnina” di Viareggio;
- la realizzazione di un nuovo sotto-banchina fisso e del totale rinnovo dei pontili e molti altri.
Dichiarazione di Lorenzo Isalberti, fondatore e presidente del Gruppo
“Faremo del nostro meglio per dare un apporto concreto a quella che auspichiamo poter essere una nuova fase di sviluppo del nostro Paese che al turismo nautico ha sempre aggregato interessi importanti. Mi auguro che sia l’inizio di un nuovo corso in cui spirito di emulazione e ambizione insieme alla creatività che ci distingue, sappiano dare un nuovo impulso alla nostra nautica da diporto“.
Da gennaio Ingemar ha ampliato la superficie produttiva di Casale sul Sile, dove ha riunito tutte le funzioni di amministrazione e finanza che fino ad adesso erano dislocate nel capoluogo lombardo.