L’abbigliamento tecnico perfetto per ogni avventura in mare
Quando si va per mare, l’abbigliamento tecnico è un elemento fondamentale dell’attrezzatura nautica. La scelta deve tenere conto della zona di navigazione, della stagione e del ruolo svolto a bordo.
Un buon equipaggiamento non solo ti garantisce il comfort necessario durante la navigazione, ma deve anche essere funzionale, offrire piena libertà di movimento e proteggerti dagli agenti atmosferici, contribuendo a mantenere costante la temperatura corporea.
In questo articolo, insieme a SVB, scoprirai cosa indossare a bordo e quali caratteristiche deve avere l’abbigliamento da vela ideale. Troverai anche consigli utili per la cura e il lavaggio dei capi firmati Musto e Gill, disponibili sullo shop online svb-marine.it, insieme a tante altre proposte pensate per i veri appassionati del mare.
ABBIGLIAMENTO TECNICO: IL PRINCIPIO DEI TRE STRATI
Traspirabilità, impermeabilità e resistenza: queste sono le proprietà che caratterizzano l’abbigliamento da vela di qualità. I materiali possono essere più o meno spessi, ma questo non incide sulle prestazioni termiche offerte. Non esistono abiti da barca “caldi”: esiste solo una giusta stratificazione, ossia la perfetta combinazione di diversi strati di abbigliamento. Vediamoli insieme!
- Lo strato base, noto anche come baselayer, è l’intimo funzionale che allontana l’umidità e ti mantiene al caldo. Per i climi più freddi è indicato considerare ad esempio la lana merino, mentre per i climi più caldi sono adatte le fibre sintetiche.
- Lo strato intermedio, chiamato anche midlayer o strato isolante, assorbe l’umidità dello strato base e mantiene il corpo caldo. A seconda della zona di navigazione e del clima prevalente, lo strato intermedio dell’abbigliamento da vela può essere una t-shirt, una maglietta a maniche lunghe, un maglione, una giacca in pile o una giacca softshell.
- Il terzo e più esterno strato dell’abbigliamento da vela, noto come toplayer, funge soprattutto da protezione contro gli agenti atmosferici. Cuciture nastrate e cerniere impermeabili sono particolarmente importanti per l’abbigliamento da vela e per garantire una protezione ottimale contro l’umidità.
L’abbigliamento da vela inshore è solitamente composto da due strati, il che lo rende più leggero dell’abbigliamento offshore, che prevede invece la possibilità di utilizzare fino a quattro strati. Questo ci porta a introdurre una serie di distinzioni importanti fra le cerate da vela pensate per le acque costiere (inshore & coastal) e per la vela d’altura (ocean & offshore).

ABBIGLIAMENTO TECNICO: LA CERATA DA VELA OFFSHORE E OCEAN
Realizzata per i navigatori che si trovano lontani dalla costa, offre massima protezione da condizioni estreme grazie ai differenti strati che possono caratterizzarla.
Più pesante, ma altamente performante, con il collo alto, per proteggere bocca e orecchie. Il cappuccio dovrebbe essere catarifrangente, per un’elevata visibilità in caso di eventuale caduta in mare, e dotato di una visiera abbastanza rigida e curva per far sì che, con i laccetti tirati, non limiti il tuo campo visivo. Per assicurare un isolamento ottimale, è necessario che la giacca abbia una chiusura con feltri, anche sui polsi, e cuciture strette e/o termosaldate, per renderla perfettamente impermeabile.
Le tasche, poi, sono fondamentali specialmente in caso di navigazioni più lunghe, e dovrebbero essere dotate di zip con apertura dall’alto verso il basso, per lasciare una mano libera per le manovre. Alcune di queste caratteristiche puoi trovarle, ad esempio, nella giacca da donna Gill OS2, con una colonna d’acqua di <30.000 mm.
LA COLONNA D’ACQUA
La colonna d’acqua è l’unità con cui si misura l’impermeabilità dei tessuti tecnici, come quelli usati per la vela. Rappresenta quindi i millimetri d’acqua che un tessuto può sopportare prima che questa inizi a filtrare attraverso il materiale. Più alto è questo valore, maggiore è l’impermeabilità del capo.
Ad esempio, la colonna d’acqua di una cerata da vela offshore è inferiore ai 30.000 mm, mentre quella di una coastal è inferiore ai 15.000 mm.
ABBIGLIAMENTO TECNICO: LA CERATA DA VELA INSHORE E COASTAL
Ideale per la navigazione costiera: impermeabile, traspirante e antivento, ma meno tecnica rispetto all’abbigliamento offshore. Più leggera e meno costosa, dotata di un collo più basso rispetto a una cerata offshore. Il cappuccio deve essere in grado di coprire le orecchie e di proteggere da forte vento. Anche il colore è un requisito importante nella scelta di una cerata, sia coastal che offshore, ed è preferibile optare per una tonalità accesa e per tessuti che abbiano superfici catarifrangenti.
La cerata da uomo Musto Br1 è un buon esempio di cerata inshore, dotata inoltre di una colonna d’acqua di <15.000 mm.
COME PRENDERSI CURA DEI CAPI D’ABBIGLIAMENTO DA VELA
Non tutti gli indumenti funzionali sono uguali, anche se il materiale è lo stesso. Per questo ti consigliamo di controllare sempre l’etichetta prima di procedere con il lavaggio.
Per le cerate Gill OS2 e Musto Br1, suggeriamo, dopo ogni utilizzo, di risciacquare con acqua dolce i depositi di sale sia all’interno che all’esterno, evitando assolutamente di lasciarle asciugare sotto il sole cocente. Dopo numerosi risciacqui, può essere utile ripristinare l’impermeabilizzazione con un trattamento specifico. È importante seguire le indicazioni dal produttore cucite all’interno dei capi. Non stirare e non candeggiare.

TRE MITI DA SFATARE SUL LAVAGGIO DELLA CERATA
Conosci anche tu qualche falso mito, legato al lavaggio delle cerate? Noi te ne proponiamo tre!
1) La cerata non va lavata. Falso! Lavarla periodicamente rimuove la salsedine e lo sporco e garantisce funzionalità e durata nel tempo.
2) L’acqua salata non danneggia i capi. Falso! I cristalli di sale ostruiscono i pori del tessuto, compromettendone impermeabilità e traspirabilità.
3) La pulizia a secco è sempre la migliore. Falso! Non tutti i tessuti tecnici sono compatibili con i solventi utilizzati durante un lavaggio a secco.
Sul sito SVB Marine puoi trovare anche una guida completa e dettagliata sul lavaggio e, più in generale, sull’asciugatura, sull’impermeabilizzazione e su come riporre l’abbigliamento nautico per far sì che duri nel tempo.




