Lo sapevi che ogni barca ha un nome?
Lo sapevi che ogni barca ha un nome? Torna la rubrica Lo sapevi che… dedicata alle curiosità dal mondo della nautica, tra aneddoti affascinanti e storie sorprendenti.
Questo mese parliamo del nome della barca e di Joshua Slocum, un vero avventuriero…
OGNI BARCA HA UN NOME
Ogni barca ha un nome che la distingue, secondo una tradizione che risale all’antichità. Nell’antico Egitto, così come tra i marinai greci e romani, il nome di un’imbarcazione era considerato un modo per proteggerla dalle forze del mare e dagli spiriti maligni.
Oggi, i nomi delle barche riflettono diverse usanze: alcuni armatori scelgono nomi legati alla famiglia o alla storia; altri si ispirano alla mitologia o alla natura, come il mare e il vento. Altri ancora optano per nomi ironici o creativi. Anche se oggi il “battesimo” di una barca è spesso associato a un momento di festa, in passato era un rito carico di superstizione. Secondo la tradizione, un nome scelto in modo inappropriato o di cattivo auspicio avrebbe potuto portare sfortuna. Ecco perché, in molti casi, le barche più prestigiose venivano battezzate da una donna, ritenuta portatrice di buona sorte. Ancora oggi, alcuni armatori mantengono viva questa usanza, organizzando cerimonie con tanto di champagne per “santificare” il nome.
JOSHUA SLOCUM: IL PRIMO UOMO A NAVIGARE IN SOLITARIA ATTORNO AL MONDO
La navigazione in solitaria è una delle sfide più straordinarie della nautica, che ancora oggi affascina e ispira marinai di ogni generazione. Tra i pionieri di questo tipo di avventura, Joshua Slocum è una figura leggendaria: nel 1895 divenne il primo uomo a circumnavigare il mondo in solitaria. A bordo del suo veliero Spray, Slocum affrontò il mare aperto per tre anni, completando il viaggio nel 1898.
La sua impresa non era solo un’avventura personale, ma una prova di resistenza fisica e mentale. La sua capacità di affrontare il mare aperto da solo, senza l’aiuto di una squadra, lo rese un esempio per tutti coloro che amano la navigazione. Slocum documentò il suo viaggio nel libro “Sailing Alone Around the World”, pubblicato nel 1900, che è diventato un classico della letteratura nautica.
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