Davì sceglie i motori Suzuki per la nuova sfida transoceanica
Il navigatore palermitano Sergio Davì ha scelto due Suzuki DF200AP per la nuova sfida transoceanica 2017: raggiungere il Brasile a bordo di un RIB di circa 10 mt partendo dall’Italia.
Protagonista di imprese a bordo di RIB già negli anni passati, riguardo la nuova sfida che lo attende ha dichiarato: “Come sicuramente molti sanno nel 2015 abbiamo provato la stessa traversata con un gommone equipaggiato con motori entrobordo, ma abbiamo dovuto rinunciare per un incendio. In questo 2017 abbiamo voluto riprovare con un gommone completamente nuovo, un Master 996 con due motori Suzuki DF200AP. Fuoribordo di ultima generazione che oltre a garantire affidabilità e prestazioni elevate, che per noi sono fondamentali, ci permettono di avere il massimo rispetto per l’ecologia durante la nostra traversata, perché consumano il 30% in meno di motori simili di pari potenza e, grazie al sistema Lean Burn, ci garantiscono livelli di emissioni particolarmente bassi. Tutto questo si rivela fondamentale anche per la gestione dell’autonomia, perché grazie ai consumi ridotti dei DF200AP possiamo affrontare anche la tappa più lunga in sicurezza. Con il gommone carico di carburante e di tutto il necessario per la traversata per navigare in Atlantico abbiamo consumato circa 2 litri/miglio, un grande risultato! per questo ho scelto i Suzuki quattro tempi quattro cilindri… ma i DF200AP sono ancor più straordinari di quanto mi aspettassi: la loro silenziosità per noi è molto importante, anzi fondamentale, li abbiamo tenuti accesi anche 17 ore consecutive e la tranquillità che abbiamo avuto a bordo è stata straordinaria, direi uno degli elementi fondamentali in una traversata così impegnativa”.
Attualmente, il DF200AP è uno dei motori più tecnologici presenti sul mercato e dotato di Lean Burn, in grado di gestire in modo continuo il rapporto stechiometrico ottimizzando la miscela e assicurando consumi minori per una più alta prestazione in maniera costante.
Il Direttore Commerciale Suzuki Marine, Paolo Ilariuzzi, dichiara: “I Suzuki DF200AP sono il massimo della tecnologia oggi disponibile sui motori fuoribordo. Prestazioni, bassi consumi che per Sergio, soprattutto nel tratto da Capo Verde alle coste brasiliane, saranno indispensabili per riuscire a portare a termine la lunga navigazione. Con un’autonomia di 800-900 miglia Sergio può affrontare la navigazione con una certa riserva di sicurezza. Infatti, grazie al sistema Lean Burn oltre ad assicurarsi consumi molto bassi in tutto il range tipico della navigazione in crociera, quindi dai 1.800 a 5.000 giri circa, si ottiene anche un impatto ambientale particolarmente ridotto”.
Motore “Big Block” di 2.867 cc, quattro cilindri in linea, alto rapporto di compressione e potenza massima di 200 HP per accelerazioni sorprendenti e coppia elevata sin dai bassi e medi regimi.
– Suzuki Lean Burn per un’economia di esercizio e consumi di riferimento in tutto il range di utilizzo del motore;
– Sistema di aspirazione dell’aria semi-diretto per garantire al motore flussi di aria fresca e per offrire sempre il massimo delle prestazioni;
– Sensore di detonazione e ossigeno più un sistema di rilevazione dell’acqua, offrono al motore una maggiore affidabilità;
– Speciale sistema di abbattimento dei rumori prodotti dall’aspirazione;
– Sistema di fasatura variabile (VVT) in grado di garantire coppia elevata ai bassi e medi regimi, per accelerazioni eccezionali;
– Sistema di iniezione “multi point” in grado di produrre prestazioni elevate;
– Suzuki Precision Control per una gestione della potenza richiesta sempre precisa e lineare;
– Keyless Start System in grado di offrire semplicità, partenze senza stress e funzioni come l’immobilizer per prevenire i furti;
– Suzuki Selective Rotation permette di utilizzare il medesimo motore con rotazione sia destrorsa sia sinistrorsa.
Queste le caratteristiche di un motore d’avanguardia scelto dall’audace navigatore Sergio Davì per la sua impresa oceanica, dove affidabilità, coppia elevata per spingere efficacemente la barca carica soprattutto nelle fasi iniziali della traversata, silenziosità, consumi ed emissioni ai minimi livelli possibili su motori di questa potenza sono gli ingredienti necessari.