Schede tecniche e schede di sicurezza NELLA COSTRUZIONE NAUTICA
Per costruire la scocca di un’imbarcazione vengono contemplati molteplici tipi e categorie di materiali: si va, infatti, dalle resine poliesteri a quelle epossidiche, dalle fibre di vetro a quelle aramidiche, dalle schiume in PVC espanso a quelle di poliuretano … insomma: una vera e propria bailamme di prodotti chimici che devono essere manipolati, assemblati, trasformati per ottenere una robusta scocca che poi diventerà il fulcro di un’altra fase del processo produttivo ossia la messa in opera degli impianti e degli allestimenti.
Chiaramente, in questa molteplicità di materiali da utilizzare occorrono notevoli competenze per evitare confusioni o “errori esecutivi” che possono comportare – nella migliore delle ipotesi – dei ritardi di produzione.
In supporto ai tecnici che gestiscono il processo, per tale motivo, esistono le cosiddette ‘TDS’ (acronimo di Tecnichal Data Sheet) ossia le ‘Schede Tecniche’ che i produttori di resine, fibre, anime espanse, mastici, e affini devono consegnare ai vari uffici tecnici per la valutazione e lo studio dei materiali stessi.
In generale, in ogni TDS si possono ritrovare un numero sufficiente di informazioni che – se ben studiate – permettono di sviscerare le caratteristiche meccaniche (resistenza alla trazione, taglio, flessione, etc.) e fisicochimiche (come la Temperatura di transizione vetrosa o l’Heat Distortion Temperature) di ogni prodotto che ci si predispone ad usare.
Nel parziale della scheda tecnica riportata a mò d’esempio ( riferita al ‘Coremat’ ossia un ‘materassino’ in poliestere che viene annegato nella vetroresina per vari scopi), si possono riconoscere i ‘dati fisici’ (spessore, lunghezza, larghezza, assorbimento in resina, peso ‘a secco’, e massa volumica del prodotto impregnato ) e le proprietà meccaniche (nello specifico: Resistenza e Modulo di Flessione, Resistenza a Trazione e a Compressione, Resistenza e Modulo di Taglio) che il fabbricante di questo materiale illustra nella relativa TDS.
Non solo: si possono trovare, oltre alle già citate proprietà, significative indicazioni sulle condizioni operative e di processo come la compatibilità con i vari tipi di resina, il tipo di tecnologia più adatta all’applicazione del materiale, le specifiche condizioni di stoccaggio.
Le TDS, tuttavia, non sono le uniche documentazioni di cui gli Uffici Tecnici devono dotarsi in merito ai materiali da usare per la costruzione della scocca. Complementari ad esse, infatti, vi sono le cosiddette “Schede di Sicurezza” ossia documenti in cui vengono riportati i rischi per la salute dell’operatore e all’ambiente.
In particolare, il contenuto delle schede di sicurezza è stabilito da un regolamento europeo ( il 1907/2006)
denominato REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) il cui scopo principale è quello di migliorare la conoscenza dei pericoli eventuali che derivino da prodotti chimici come quelli che vengono, per l’appunto, utilizzati nella costruzione nautica.
Nello specifico, a prescindere dal tipo di prodotto (resina, fibra, schiuma espansa, etc.) le schede di sicurezza europee devono essere strutturate secondo uno schema comune costituito da 16 punti. Nella tabella sottostante viene riportato lo schema completo di una scheda di sicurezza di ogni prodotto chimico.
SCHEMA DEI 16 PUNTI DELLA SCHEDA DI SICUREZZA EUROPEA
1 Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa | Nome e Codice prodotto, ragione sociale e contatti del produttore
2 Identificazione dei pericoli | Infiammabilità, esplosività, nocività, etc.
3 Composizione/informazioni sugli ingredienti | Con particolare riferimento alle sostanze pericolose rappresentative
4 Misure di primo soccorso | Nel caso di : inalazione, contatto, ingestione
5 Misure antincendio | Con particolare riferimento ai corretti agenti estinguenti
6 Misure in caso di rilascio accidentale | Vengono riportate: misure precauzionali per gli operatori, per l’ambiente e i metodi di bonifica
7 Manipolazione e immagazzinamento | Prescrizioni relative alle attrezzature/procedure raccomandate con particolare riferimento alla prevenzione incendi
8 Controllo dell’esposizione | Si riferisce al Valore Limite di Esposizione dell’operatore ai solventi chimici disciolti nel prodotto
9 Proprietà fisiche e chimiche | Con riferimento al PH, all’idrosolubilità e al punto di infiammabilità
10 Stabilità e reattività | Alcuni prodotti esposti ad alte temperature possono liberare ossidi pericolosi e fumi
11 Informazioni tossicologiche | Si informa circa le conseguenze con il contatto e/o l’esposizione al prodotto chimico in oggetto
12 Informazioni ecologiche | Si informa sul tipo di incompatibilità che il prodotto ha con l’ambiente e con l’ecosistema
13 Considerazioni sullo smaltimento | Se i prodotto può essere incenerito insieme ai RSU o deve essere trattato come rifiuto speciale
14 Informazioni sul trasporto | Il prodotto, specie se infiammabile, deve essere trasportato
secondo criteri rigidi sia via terra, che via mare, che con il trasporto aereo
15 Informazioni sulla regolamentazione ! Di norma ci si riferisce alla direttiva 1999/45/CE e ai suoi adeguamenti
16 Altre informazioni | A discrezione del produttore