L’organizzazione di eventi e fiere nautiche negli ultimi anni
Ho sentito spesso, negli ultimi anni, che il numero delle fiere nautiche è aumentato ‘troppo’: sia gli addetti ai lavori, che molti motonauti lamentano un parziale disorientamento, in quanto – essendoci molteplici manifestazioni – non riescono ad avere più univoci punti di riferimento.
I Cantieri, ovviamente, non potendo partecipare a tutti gli eventi che vengono organizzati durante l’anno solare ( sono veramente pochi coloro che in questo momento congiunturale destinano risorse economiche in maniera massiccia alla pubblicità ed al marketing ) scelgono di puntare soltanto ad alcuni di essi (di solito una media di due/tre fiere all’anno è già da considerarsi buona in questo periodo ) per motivi che vanno dal bacino di utenza al rapporto costi/benefici fino a valutazioni di carattere puramente logistico.
Il motonauta, pertanto, mentre una volta era abituato a scandagliare l’intero panorama delle imbarcazioni prodotte in Italia in una sola fiera, adesso si ritrova ‘a dover inseguire’ il proprio oggetto del desiderio in quanto non è più detto che lo ritrovi – per fare un esempio – a Genova o a Cannes.
Chiaramente il mio discorso non riguarda nomi altisonanti come le holding italiane ( presenti, praticamente, a tutte le manifestazioni ) che ci rappresentano nel mondo, ma piuttosto tutta la cantieristica minore, laddove per minore non si vuole intendere di basso profilo o qualità (anzi!), ma semplicemente in termini numerici di realtà industriale.
Fra l’altro, al di la dei due ( forse tre ) grandi gruppi industriali operanti nella nautica, nel nostro paese ( ma oserei dire nel mondo ) è proprio grazie alle più operanti nel diporto nautico che abbiamo un’offerta veramente diversificata, completa e in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.
In quest’ottica, il variegato mondo nautico si ripartisce le varie manifestazioni territoriali. Ogni cantiere ha una sua preferenza, e – a loro volta – anche gli armatori si trovano nella condizione di non dover più necessariamente ‘puntare’ ad un’unica fiera dove poter trovare tutto, perché non è più così.
In questo affollato mondo, fra l’altro – a mio modesto parere – alcune fiere ‘minori’ forniscono spunti sinceramente interessanti e degli di un serio interesse.
Fra le altre, sicuramente degna di attenzione è la fiera nautica ‘Navigare’ che si tiene a Napoli due volte l’anno ed è arrivata attualmente alla sua 24esima edizione.
In qualità di consulente di alcuni cantieri, durante l’ultima settimana dello scorso Ottobre ho avuto modo di visitare questa fiera organizzata dall’ANRC (Associazione Nautica Regionale Campania).
L’evento in questione, fino all’anno scorso, veniva organizzata presso l’Expo del Circolo Posillipo di Napoli, ma dall’ottobre del è stata trasferita presso il porto di Baia nel golfo di Pozzuoli.
La location (Porto di Baia) è sicuramente molto caratteristica. Il paesino è un piccolo comune dell’area flegrea ricco di storia e di reperti archeologici d’epoca romana.
La fiera è completamente in acqua: circa un centinaio sono le imbarcazioni ospitate ripartite fra motoryacht, battelli pneumatici e – per la prima volta quest’anno – anche barche a vela.
La superficie espositiva ‘in acqua’ supera i ventimila metri quadrati, inoltre sono stati allestiti circa una quarantina di gazebo ( sulla banchina ) che permettevano di ‘ospitare’ i cantieri e – all’occorrenza – i clienti che hanno bisogno di discutere a tavolino circa qualche chiarimento di prezzo o per un eventuale preventivo.
Molto interessante è stata anche l’organizzazione di eventi collaterali e convegni che hanno permesso agli addetti ai lavori di fare un punto della situazione e scambiarsi pareri e considerazioni su vari argomenti di scottante interesse legati all’ambito del diporto.
Non sono mancati, inoltre, eventi ludici e di puro intrattenimento: un ampio palco ospitava musicisti che rendevano l’atmosfera – già molto gradevole grazie alla caratteristica location – ancor più festosa.
Non conosco il numero ufficiale dei visitatori ( mi è parso di capire dagli organizzatori dell’evento che l’ordine di grandezza fosse intorno ai trentamila ), ma dalla mia personale sensazione – probabilmente complice anche il bel tempo che ha accompagnato, specialmente nei weekend, la fiera – non è mancato l’afflusso di persone ( e non mi riferisco solo ai curiosi che di solito assaltano questo tipo di manifestazioni ) interessate che si avvicendavano sui pontili galleggianti per scandagliare, osservare, studiare le imbarcazioni esposte.
Molti dei Cantieri espositori, infine, hanno avuto la possibilità di amplificare la visibilità dei propri natanti con l’organizzazione delle prove a mare. Alcuni di essi, infatti, hanno avuto modo di presentare a Genova il proprio parco imbarcazioni, ma – come ben sappiamo – difficilmente un armatore acquista una barca senza averla provata.
Così facendo, una volta carpito l’interesse di qualche potenziale cliente, il Navigare ha dato la possibilità ai propri espositori di ‘incidere’ ancor di più sulla scelta finale degli armatori facendo testare in acqua le caratteristiche delle proprie imbarcazioni.


