Il portacanna che vorrei: come scegliere quello giusto
Si può dire che il portacanna perfetto non esiste, ma ogni pescatore può ritenere più valido un modello rispetto ad un altro, soprattutto in base alla tecnica praticata.
È anche vero, però, che è facile perdersi nella moltitudine di marche e modelli presenti sul mercato, e talvolta si potrebbe finire con l’acquistarne uno senza conoscerne a fondo le caratteristiche, accorgendosi dell’errore quando ormai è troppo tardi…
Come si pescava prima dell’invenzione dei portacanna? Probabilmente se ne costruiva uno di fortuna, cercando di bloccare la canna in qualche modo, oppure si teneva costantemente quest’ultima in mano… Certo, pescare con più canne in contemporanea non sarà stato facile come lo è adesso, soprattutto dopo l’innovazione più grande: l’avvento dei portacanna regolabili. Oggi sul mercato è possibile trovare praticamente di tutto e per tutte le tasche, dai portacanna a incasso a quelli da riposo, dai rocket ai portacanna regolabili, specifici per alcune tecniche, come il bolentino di profondità… ma, proprio per questo motivo, non è sempre facile individuare il modello più adatto alle nostre esigenze.
PORTACANNA DA INCASSO
I portacanna da incasso sono di sicuro i meno invasivi a bordo, sia in termini visivi, essendo a filo con la murata, sia in termini di ingombro. Hanno chiaramente anche un’ottima resistenza, ma di contro non possono essere, per forza di cose, direzionati dopo l’installazione, anche se alcune case produttrici hanno a catalogo delle appendici per i portacanna regolabili, che permettono di inserire questi ultimi all’interno dei fori da incasso, fino a incastrarsi nel perno per la crociera. Questa soluzione è ottima per chi ha già i fori per i portacanna da incasso sulla propria imbarcazione, ma all’occorrenza necessita di un alloggio regolabile, che in questo modo ha anche il vantaggio di non essere fisso in un punto e di poter essere spostato a destra o a sinistra, più a poppa o più a prua della barca, a seconda delle esigenze di pesca.
PORTACANNA DA BATTAGLIOLA
Ne esistono di diverse tipologie e resistenze, a seconda (ovviamente) del prezzo, e possono essere sia fissi che regolabili. Il vantaggio di questi portacanna è che possono essere installati e disinstallati autonomamente in qualsiasi momento, con l’ausilio di una chiave inglese, a patto di avere una battagliola su cui applicarli. I modelli regolabili hanno la possibilità, svitando un perno, di agire su una ghiera che ne permette il movimento lungo un solo asse, quindi non consentono una regolazione agevole a 360°.
Si tratta pur sempre di portacanna “di fortuna”, che non rappresentano una soluzione con il massimo della resistenza: da un lato perché, essendo il punto di fissaggio un tondo (la battagliola), potrebbero sempre subire una rotazione durante una trazione eccessiva (ad esempio in fase di partenza), dall’altro perché hanno diversi punti deboli in cui il materiale potrebbe cedere e causare la rottura dello stesso.
PORTACANNA REGOLABILI
Di sicuro i più apprezzati e anche i più costosi. Sono diverse le case produttrici che hanno investito in questa categoria, sviluppando ognuna un proprio modello caratteristico, con diverse tipologie di regolazioni, più o meno pratiche. Anche le lavorazioni si differenziano tra loro, cercando di ottenere la massima resistenza in base alla conformazione, così possiamo trovare sul mercato alcuni modelli in acciaio ricavati dal pieno e altri da piastre piegate o saldate… tutti completi di piastra per il fissaggio alla propria imbarcazione.
Questa tipologia di portacanna è molto resistente, ma, di conseguenza, dovrà essere resistente anche il punto in cui decideremo di installarne uno, rinforzandolo magari con apposite contropiastre.
Il vantaggio dei portacanna regolabili è, appunto, la regolazione a 360°, rispetto ai modelli sopra citati, in cui, come abbiamo visto, i movimenti sono invece limitati. Sarà possibile, quindi, in qualsiasi momento e con semplici movimenti, “liberare” il tubo in cui è infilato il manico della canna, per poterla orientare velocemente nella direzione desiderata e altrettanto rapidamente bloccarla nuovamente. Inoltre, è prevista anche la possibilità di lasciare la canna libera di muoversi, sia lateralmente che in verticale, senza che ciò influisca minimamente sulla resistenza.
Fanno parte di questa categoria anche i modelli specifici per il bolentino di profondità e, dal momento che il recupero delle prede in questa tecnica si effettua con la canna posizionata negli alloggi, prevedono un ulteriore appoggio per il manico superiore della canna, per evitare di gravare durante il combattimento in un punto troppo arretrato, come il manico inferiore. Questi ultimi, per forza di cose, risultano però molto specifici per la tecnica in questione e poco adattabili per le altre tecniche.

ROCKET
Il rocket non è altro che un supporto in grado di ospitare più portacanne in uno spazio molto limitato. Di solito si applicano al centro dello specchio di poppa o si inseriscono nei portacanna a incasso con apposite appendici, così da poterli spostare nel lato di murata migliore in quel momento. Si tratta di una soluzione molto utilizzata nel drifting per avere tutte le canne vicine rivolte nella direzione della corrente o del vento, ma trova la sua applicazione anche in altura e su imbarcazioni dove l’installazione di altre tipologie di portacanna risulta difficile. Sui rocket è possibile montare portacanna a incasso, regolabili, o entrambi, senza dimenticare che lo stesso rocket ha la caratteristica di poter essere regolato, ruotando su un perno centrale.
DA RIPOSO
Se è vero che i portacanna sono utili per pescare, è altrettanto vero che quelli cosiddetti “da riposo” sono fondamentali. Per portacanna da riposo si intende un tubo semplice, non regolabile, in cui stoccare le canne da pesca quando non vengono utilizzate, come ad esempio durante gli spostamenti, oppure dove tenere le canne da pesca di riserva o quelle che saranno impiegate in un altro momento della giornata.
Di solito vengono applicati in punti strategici, dove le canne da pesca posizionate all’interno non infastidiranno l’azione di pesca, ad esempio lungo il perimetro superiore del t-top, dietro la seduta di guida, ai lati della consolle o, a volte, lungo lo specchio di poppa. Anche in questo caso ne esistono di diverse tipologie e qualità costruttive, addirittura in plastica, così come in acciaio, predisposte per essere agganciate o saldate.
POSIZIONARE I PORTACANNA
Prima o dopo aver scelto il portacanna giusto, sarà fondamentale individuare il posto ideale dove applicarlo… ma forse sarebbe meglio parlare al plurale. Infatti, dovendo allestire una barca da pesca, di sicuro dovremo prevedere l’installazione di almeno quattro o più portacanna…
Studiando bene l’imbarcazione e avendo padronanza delle tecniche che siamo soliti praticare, riusciremo a ottimizzare gli acquisti, scegliendo un numero maggiore di modelli a incasso, quindi più economici e, solo dove dovesse essere necessario, alcuni modelli regolabili. Ad esempio, se siamo soliti praticare la traina d’altura e raramente la traina col vivo, potrebbe certamente essere utile posizionare tre portacanna regolabili per murata e ne basterà solo uno regolabile nella posizione più comoda per quando pescheremo col vivo, e altri due a incasso, per avere la stessa efficienza, ma risparmiando così con cognizione.
Se invece pratichiamo maggiormente il drifting, la scelta più giusta potrebbe essere un rocket a poppa e un portacanna regolabile per murata.
Una posizione che difficilmente viene concepita per i portacanna, ma che invece può avere una grande utilità, è la prua. Due portacanna installati nel punto più a prua, infatti, potrebbero rivelarsi preziosi in quelle giornate di drifting con corrente contraria al vento, quando appunto le lenze tenderanno ad andare verso prua mentre, utilizzare gli alloggi a poppa non è la situazione più comoda del mondo. E se non dovessero servirci in pesca, potremmo sempre usarli per le canne a riposo.