Ice RIB Challenge: da Palermo a New York in gommone
Fervono i preparativi per la partenza dell’Ice RIB Challenge: a giugno Sergio Davì tenterà di raggiungere New York da Palermo, passando per le rotte più a nord dell’emisfero, a bordo del “Nautilus Explorer”, un gommone Nuova Jolly Prince 38cc, motorizzato da una coppia di fuoribordo Suzuki DF350A, top di gamma della casa giapponese.
Una rotta mai sperimentata prima con un’unità da diporto, che lo vedrà navigare per circa 7.000 miglia nautiche tra Sicilia, Isole Baleari, Spagna, Portogallo, Francia, Regno Unito, Irlanda, Isole Fær Øer, Islanda, Groenlandia, Canada, USA, arrivando a latitudini che lo costringeranno a superare le insidie dei ghiacci. Ma l’avventura del Comandante Davì non rappresenta solo una sfida alle capacità umane: il suo viaggio costituirà infatti l’occasione per svolgere una ricerca sull’ambiente marino. Nel corso della traversata, preleverà dei campioni d’acqua, sia dal mar Mediterraneo sia dall’oceano, finalizzati a individuare l’eventuale presenza di microplastiche in mare.
L’iniziativa viene realizzata in collaborazione con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Gli strumenti per effettuare i prelievi sono forniti dall’IAS (Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino, che fa capo al Consiglio Nazionale delle Ricerche).
Nella sua impresa, Sergio Davì potrà contare sui due fuoribordo Suzuki DF350A, che grazie al sistema di combustione magra Suzuki Lean Burn assicurano consumi ridotti del 16% rispetto agli altri motori. Ciò si riflette anche sulle emissioni nocive, che risultano così più contenute: in questo modo la nautica da diporto ha un minor impatto sull’ambiente marino.
Una soluzione innovativa che aiuterà Davì ad arrivare lontano – consumare meno significa anche aumentare l’autonomia del suo Nautilus Explorer – sottolineando l’approccio etico con il quale l’Ice RIB Challenge è stato concepito: un’avventura per tracciare nuove rotte ed essere più rispettosi dell’ambiente, un’attenzione confermata anche dalla silenziosità dei fuoribordo Suzuki, anch’essa a tutto vantaggio dell’ecosistema marino.