L’industria della nautica da diporto è sempre più orientata al tema della sostenibilità con lo scopo di realizzare imbarcazioni “low emission” attraverso una progettazione consapevole che combina innovazione tecnologica, materiali eco-compatibili, scafi con linee d’acqua ad alta efficienza e sistemi di propulsione a basso impatto ambientale. Tra questi, la propulsione ibrida si sta affermando come una soluzione valida per la riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni inquinanti per navigare in ottica green.
È indubbio che la registrazione di un’unità da diporto, sia essa “pura” o commerciale, riveste da sempre un fattore di non secondaria importanza per la vita tecnico-amministrativa del mezzo. Come oramai abbastanza noto, la scelta di un registro d’iscrizione, in specifici casi e fatte le dovute eccezioni, è dettata da fattori di natura tecnico-amministrativa, dati da quella particolare unità o contingenza di specie.Leggi di piú …
Sul contratto di compravendita, soprattutto se applicato al mercato del diporto nautico, è indubbio che anche il neofita possa certamente comprendere come questo rappresenti un fondamentale passaggio, sia economico che amministrativo, nella vita operativa di un’unità. Ma quanto è importante il contenuto del contratto, ovvero le clausole che, per così dire, lo compongono?Leggi di piú …
Uno dei nostri lettori mi ha chiesto cosa penso della laminazione manuale. Da quando ho iniziato a lavorare in questo settore, ho sempre investito molte energie nell’implementazione e nell’ottimizzazione delle tecnologie di costruzione delle imbarcazioni basate sulla vuoto-tecnica. Per molti anni, dunque, sono stato uno dei principali autori e fautori dell’infusione, dell’RTM e di tutto quanto ruotasse intorno a tecnologie di produzione “a stampo chiuso”.Leggi di piú …