H1: nasce il primo tender yacht a idrogeno
Dall’esperienza dell’America’s Cup nasce H1, il primo tender yacht a idrogeno italiano. Un progetto green e tecnologico, frutto della collabrazione tra Gruppo MED e TESYA Group.
Il Gruppo MED, attivo nello sviluppo di soluzioni nautiche per usi professionali e militari, e la Marine Division di TESYA Group, leader nei servizi B2B integrati, annunciano una collaborazione strategica per il lancio di H1, il primo tender yacht Made in Italy alimentato a idrogeno. Un progetto che fonde sostenibilità, lusso e tecnologia, progettato per una navigazione silenziosa e a basse emissioni, anche in aree marine protette.
H1 sarà lungo 12 metri, con una larghezza di 3,2 metri e una capacità di carico fino a 16 passeggeri. La consegna è prevista entro un massimo di otto mesi dall’ordine.
PROPULSIONE A IDROGENO PER L’H1
Il cuore del progetto H1 è un sistema di propulsione a celle a combustibile alimentato a idrogeno verde compresso, integrato da TESYA. Si tratta della stessa tecnologia già testata con successo su due chase boat durante l’ultima edizione dell’America’s Cup, per oltre 4.000 miglia nautiche percorse. Il sistema è stato sviluppato da TESYA, attraverso le sue aziende CGT e Finanzauto.
Anche l’aspetto estetico è stato oggetto di un attento lavoro di design. L’architetto Tommaso Spadolini ha firmato le linee dell’imbarcazione, coniugando funzionalità militare e design di lusso. Grande attenzione è stata riservata alla sicurezza, con un sistema di ventilazione progettato secondo gli standard ATEX, rendendo l’imbarcazione idonea alla navigazione in contesti naturalistici di pregio, come le aree marine protette.
DICHIARAZIONI
H1 segna un punto di svolta verso un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato. Il concept del tender nasce all’interno del reparto R&D di MED, guidato da Ugo Casadio, lo stesso da cui prendono forma anche i battelli del brand MED DEFENSE, rinomati per prestazioni, affidabilità e sicurezza in ambito militare.
“H1 è un passo pionieristico verso una nautica sostenibile, una sfida che non potevamo non accettare. Il nostro progetto nasce da una visione di armonia tra innovazione e natura. L’idrogeno verde rappresenta oggi l’essenza del progresso, e grazie alla collaborazione con TESYA abbiamo reso concreta questa visione, rispondendo alla crescente domanda di soluzioni ecologiche senza compromettere performance, stile ed esperienza di navigazione. L’ambizione del nostro progetto proseguirà nello studio di prodotto adatto al trasporto di un numero più elevato di passeggeri, un mezzo adatto al trasporto pubblico NetZero.” dichiara Marco Galimberti, CEO di MED.
“In un contesto di transizione energetica che impone un’accelerazione delle scelte, crediamo che l’idrogeno rappresenti una delle soluzioni più promettenti per la transizione energetica anche nel settore della nautica da diporto. Stiamo investendo con decisione nello sviluppo di architetture energetiche a basse emissioni, con l’obiettivo di accompagnare i costruttori in un percorso di decarbonizzazione reale, sicuro e tecnologicamente sostenibile, puntando su un approccio consulenziale che integra competenze progettuali, ingegneristiche, conoscenza delle tecnologie e servizio”- ha commentato Alejandro Benito, Marine Director del Gruppo TESYA.
“La nautica professionale necessita di soluzioni tailor-made, basate su analisi operative approfondite e co-progettazione avanzata. Proprio con questo approccio il sistema di propulsione di H1 è stato sviluppato per affrontare sfide elevate in termini di autonomia, potenza e sostenibilità – ha spiegato Enrico Dari, Direttore Sviluppo e Innovazione Marino del Gruppo TESYA. Forte dell’esperienza maturata nell’America’s Cup, questa tecnologia già collaudata offre all’armatore un’imbarcazione efficiente e attenta all’ambiente. Il connubio tra innovazione tecnologica e know-how industriale dei due Gruppi rende possibile una soluzione concreta ed esclusiva, pensata per una nuova idea di navigazione.”
DATI TECNICI
H1 sarà equipaggiato con due motori elettrici da 220 kW e quattro serbatoi di idrogeno da 32 kg totali. L’autonomia prevista supera le 50 miglia nautiche a 20-22 nodi di crociera, con una velocità massima compresa tra 25 e 35 nodi.
Il progetto si inserisce pienamente nel quadro normativo europeo per la neutralità climatica al 2050, tracciato dal pacchetto Fit for 55 e dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), puntando su una decarbonizzazione progressiva e su carburanti alternativi a basse o zero emissioni.